ROSELLO (CH) – E’ stata formalizzata ieri mattina da Dario Rapino, avvocato e fotografo naturalista, la denuncia per l’episodio di presunto bracconaggio verificatosi presso la Riserva Regionale di Rosello lo scorso 1° novembre. Con atti depositati presso la Procura della Repubblica di Lanciano, la Questura di Chieti ed il Gruppo Provinciale dei Carabinieri Forestali, Rapino, fotografo naturalista che da anni collabora con la Riserva per il monitoraggio della fauna selvatica, ha chiesto a detti Uffici, ciascuno per quanto di competenza, azioni a tutela della preziosa area. I reati prefigurati a carico dei responsabili, ritratti con armi da fuoco e cani, proprio nella zona di riserva integrale, vanno dalla caccia in area protetta, all’introduzione di armi da fuoco nella medesima ed al furto aggravato. Difatti, a quanto pare, i protagonisti della vicenda, non paghi delle violazioni in materia venatoria, hanno sottratto apparecchiature di videosorveglianza, non avvedendosi, tuttavia, dell’esistenza di altre fototrappole che hanno ritratto l’intera scena. La Questura di Chieti è stata sollecitata al ritiro della licenza di caccia a tali persone, mentre alla Forestale è stato rivolto l’invito ad una più efficace azione di sorveglianza della Riserva, oltre al compimento degli atti di indagine ritenuti più opportuni, salvo quelli che saranno verosimilmente delegati dal PM.
Bracconaggio dentro la riserva di Rosello, formalizzata la denuncia
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