Prelievi selettivi di cinghiale, l’assessore provinciale, Franco Moroni, striglia i presidenti delle associazioni venatorie invitandoli a non continuare a mostrare ostilità e avversione nei confronti di un’operazione che ha tutti i crismi della scientificità e ovviamente della legalità, nonché dettata dalla impellente necessità di dare una risposta concreta al mondo agricolo che subisce pesanti danni proprio dagli ungulati.
Nei giorni scorsi, infatti, i responsabili regionali dell’Enalcaccia e della Libera Caccia, rispettivamente Ivano Cirese e Antonio Campitelli, non avevano nascosto le loro perplessità rispetto ai prelievi selettivi in corso sul territorio dell’Atc Vastese
Di seguito la nota integrale inviata dall’assessore ai presidenti delle associazioni venatorie.
Piano di Gestione della Popolazione dei Cinghiali
ATTIVITÀ di SELECONTROLLO
Egregi Signori Presidenti,
è con rammarico che scorgo tutt’ora una poco dignitosa presa di posizione avverso l’azione di
cui in oggetto, finalizzata a rispondere alla gravissima piaga dei danni all’agricoltura, che nell’anno
2014 ha visto un incremento del numero di richieste di risarcimento danni aumentati di oltre il 100 per cento
rispetto allo stesso periodo dell’anno predente e a fornire, per la prima volta, un supporto gestionale
all’attività venatoria.
I contenuti e le azioni di cui al PROGRAMMA di Gestione della Popolazione dei Cinghiali,
peraltro, costituiscono norma giuridica in vigore dal 26 settembre 2013, la cui attuazione è un preciso
obbligo di legge nei cui riguardi qualsiasi forma di impedimento o di ostruzionismo, potrà essere
persino sanzionata penalmente.
Si segnala che evidentemente le forme di prelievo finora esercitate, dovranno essere
riconsiderate anche alla luce del recente regolamento Regionale n° 5/2014, considerato l’incremento
esponenziale della popolazione degli ungulati presente sull’intero territorio provinciale (nella quantità
di circa 7000 esemplari da monitoraggio eseguito nella recente primavera).
Appare utile precisare che l’abbattimento è una delle azioni previste dal programma
provinciale approvato dall’ISPRA e va ad integrarsi alle altre forme di contenimento che la Provincia
ha già avviato con la firma del protocollo di intesa delle ATC .
Confido, pertanto, nella massima collaborazione e sollecito la cessazione di ogni forma diretta
o indiretta di impedimento alle azioni poste in essere dalla Provincia in modo diretto o per il tramite
delle ATC, atte a fornire la risposta ad un problema e concretizzare il percorso verso una caccia
gestionale, a tutto danno del criminale bracconaggio.
Cordialmente.
L’ASSESSORE ATTUAZIONE
PROGRAMMA GESTIONE CINGHIALE
Franco Moroni