Fucili da caccia ereditati: il Molise ne è pieno e scattano i sequestri.
Molise terra di cacciatori e spesso i fucili e le carabine finiscono nella disponibilità degli eredi degli appassionati di Diana. E allora cominciano i problemi. Le Questure di tutta Italia infatti stanno intensificando i controlli proprio sul settore della detenzione delle armi. Le ultime notizie in ordine di tempo parlano di due fucili sequestrati dalla Polizia di Stato, anche se a Frosinone, dunque fuori dal Molise: le armi appartenevano a due cacciatori deceduti e gli eredi non avevano idoneo titolo per la detenzione.
«Se l’erede non è titolare di porto d’armi, – ricorda il Primo Dirigente della Questura di Frosinone, dr.ssa Antonella #Chiapparelli, a capo della Divisione Amministrativa, – lo stesso dovrà obbligatoriamente provvedere alla segnalazione all’Autorità di P.S. o ai Carabinieri, che prenderanno le armi e daranno all’erede un termine per acquisire il nulla osta all’acquisto (o una licenza di porto d’armi) per poter detenere legalmente egli stesso le #armi; ovvero potrà trasferire le armi ad un soggetto legittimato (titolare di licenza di porto d’armi) entro un termine stabilito.
L’erede potrà anche scegliere di destinare le armi per la distruzione».
A riguardo, le armi da distruggere, ritenute di interesse storico – culturale dal #Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), continueranno ad essere custodite presso le armerie degli Uffici di P.S. per il successivo riscontro in loco da parte della competente #Soprintendenza.