AGNONE – La prima città in provincia di Isernia video sorvegliata. Presentato ieri ad Agnone a Palazzo Bonanni il nuovo progetto di videosorveglianza, che nell’ambito del Patto per la Sicurezza, include i comuni più popolosi della regione Molise. Ventidue in tutto le telecamere installate in zone nevralgiche della città che monitoreranno il flusso in entrata e in uscita. Il sistema, realizzato dalla società Ati Selcom – Siemens, è già operativo e nelle prossime settimane sarà implementato con due App scaricabili sugli smartphone. Con le applicazioni si potrà interagire con la sala operativa della Municipale, nonché individuare i siti di maggiore interesse storico – culturale.
“E’ un bel risultato quello raggiunto quest’oggi (ieri per chi legge) sia in termini di sicurezza che per quanto concerne i sempre più odiosi reati ambientali – commenta il primo cittadino Lorenzo Marcovecchio -. Adesso, insieme con la Regione, sarà nostro compito cercare di estendere la videosorveglianza anche alle contrade dove spesso sentiamo parlare di raggiri e truffe ai nostri anziani”. Il servizio di videosorveglianza sarà attivo h24 e 7 giorni su 7. Alla conferenza stampa presente anche l’assessore regionale Vincenzo Niro: “Ad oggi i centri dove è prevista la videosorveglianza sono undici (Campobasso, Isernia, Larino, Venafro, Agnone, Montenero di Bisaccia, Campomarino, Riccia, Termoli, Guglionesi, Bojano) , ma stiamo lavorando affinché anche altri comuni, soprattutto quelli di confine, possano essere muniti del servizio. Un servizio – ha proseguito Niro – che oltre ad essere un deterrente per chi è intenzionato a commettere reati, potrà essere utilizzato ai fini turistici grazie all’App, ed ancora nei lunghi periodi invernali”.
A prendere parte ai lavori gli uomini delle forze dell’ordine, l’assessore comunale, Tonino Scampamorte, il consigliere comunale, Germano Masciotra, i responsabili della Siemens e l’ingegnere Raffaele Malatesta che ha illustrato le peculiarità del progetto. I numeri del servizio parlano di 503 telecamere installare, 11 sale operative, una infrastruttura di telecomunicazioni dedicata, 2 App per i cittadini, un sistema di monitoraggio degli impianti.