AGNONE. Tornerà ad essere il simbolo e l’emblema degli stadi senza barriere sul modello inglese tanto ammirato e pubblicizzato in Europa. A reclamarlo d’altronde non l’uomo qualunque, bensì il numero uno del calcio italiano, Gabriele Gravina tre domeniche fa ospite ad Agnone per l’inaugurazione del nuovo manto in sintetico. “Cancelleremo quella brutta pagina” disse nell’occasione l’ex presidente del Castel di Sangro dei miracoli, riferendosi alle barriere fatte installare tra il settore ospite e dei locali.
A riguardo ancora oggi più di qualcuno si chiede come sia stato possibile una cosa del genere e chi abbia potuto dare credito ad una relazione la quale avrebbe voluto la realizzazione dei tornelli previsti per impianti da settemila spettatori a salire. Fortunatamente quest’ultimo passaggio a giusta ragione non è stato preso neppure lontanamente in considerazione. Resta la macchia, la gaffe, o meglio il capriccio di chi ha fatto sperperare tremila euro per far installare le barriere che nei prossimi giorni saranno abbattute.
A stabilirlo i componenti della commissione comunale per i pubblici spettacoli riunitasi qualche giorno fa e che ha visto la presenza del sindaco Lorenzo Marcovecchio, del vice comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Luca Zotti, del responsabile dell’ufficio tecnico, Carmine Masciotra, dell’ingegnere Giancarlo Porfilio, del comandante di Polizia municipale, Umberto Guerrizio e del dirigente medico Uoc – Isp di Isernia, Goffredo Ferrante. Una decisione che dovrà essere avvalorata dalla commissione provinciale che si riunirà a breve come conferma il primo cittadino, Marcovecchio. Con l’abbattimento delle barriere, sparirà anche l’inferriata fatta installare alle spalle della tribuna (lato settore ospite), mentre il parapetto tra i due settori sarà portato dall’attuale metro e cinque centimetri ad un metro e dieci. Inoltre la commissione comunale ha previsto di adeguare i servizi igienici per i diversamente abili. Intanto a breve dovrebbero partire i lavori per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico da installare sul tetto del vecchio spogliatoio che garantirà la produzione di energia elettrica per la struttura.