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  • Santo patrono ad Agnone, San Benedetto “spacciato” per San Cristanziano

    AGNONE – Tre giorni di festa in onore del Santo Patrono. Da oggi 11 maggio e fino al 13 Agnone festeggerà San Cristanziano con eventi religiosi e civili. Il comitato festa rinato un paio di anni fa è tornato ad organizzare nel migliore dei modi, grazie anche al sostegno dell’Amministrazione, la festa del santo patrono che ad Agnone non si celebrava più.  Festa dunque nella parrocchia della chiesa madre di San Marco e per questo i ragazzi del Comitato un paio di anni fa risistemarono tutta l’area vicino alla chiesa conosciuta come “Portillo” dove bonificarono il terreno, tagliarono le erbacce e ripulirono l’area con la risistemazione della grande croce luminosa visibile a chilometri di distanza.

    Poi lo scorso anno i lavori riguardarono la scalinata esterna che dalla strada porta alla chiesa e l’area antistante l’edificio con lavori (purtroppo rimasti incompiuti) anche di una rampa per disabili non deambulanti che al momento, proprio per la presenza dei gradini, non possono accedere al tempio sacro. Non solo, venne attivata, ed è ancora in essere, la raccolta di monili ed oggetti in argento per fondere un mezzo busto dell’effige del Santo che dovrebbe sostituire la pesante e cadente statua. A proposito della statua di San Cristanziano quella che si porta in processione per le strade di Agnone e a cui i pellegrini sono devoti non appartiene al santo Patrono bensì a San Benedetto. Una storia molto curiosa che si perde nella notte dei tempi. La statua di San Cristanziano ad Agnone non esiste. I fedeli, al tempo, presero dalla chiesa di Maiella quella di San Benedetto e lo spacciarono per san Cristanziano. Nella stessa chiesa era ed è conservata anche la statua di santa Scolastica, sorella di Benedetto. Ed era per questo che il 13 maggio la processione con la statua del Santo Patrono faceva una sosta davanti a chiesa di Maiella,  affinchè i due “fratelli” si “salutassero”. Storie antiche ma vere confermate dall’ex parroco della chiesa di san Marco e da tanti devoti. Ma veniamo ai festeggiamenti di quest’anno. Dopi i giorni della novena, oggi il programma civile prevede alle ore 21.30 in piazza Giovanni Paolo II, (vista l’indisponibilità di piazza Plebiscito per i lavori della nuova pavimentazione) il concerto delle “Orme dei Pooh” mentre domani alla stessa ora si esibirà l’orchestra de ”I Simpatici Italiani”.

    Il 13 maggio giorno del Santo Patrono, la banda di Bracigliano (SA) sfilerà dal mattino per le vie di Agnone. Alle ore 17.30 nella cisa matrice di San Marco, la Santa Messa “Pro Populo Civitatis Angloni Eiusquae Majoribus” con l’offerta delle chiavi della città e dei ceri al Santo Patrono da parte del sindaco Lorenzo Marcovecchio e a seguire la processione. “La festa di San Cristanziano –scrivevano dal Comitato- grazie alla collaborazione del Comune, si è svolta nel migliore dei modi lasciando in ognuno di noi la certezza di aver onorato degnamente il Santo Patrono. La statua di San Cristanziano però ha bisogno di essere restaurata, così come dicono gli esperti interpellati i quali consigliano di non portare in processione una simile statua date le sue condizioni per niente stabili. Alcuni membri del Comitato per la festa vorrebbero dare alla Città di Agnone una nuova statua del Santo Patrono ed hanno pensato ad un mezzo busto in bronzo argentato. Chiediamo perciò la collaborazione e vi proponiamo di donare gli oggetti d’argento di cui si dispone.

    Tali oggetti –concludono- saranno fusi per realizzare l’argentatura della nuova statua di San Cristanziano. Le donazioni potranno essere versate dai cittadini alla BPM –agenzia d’Isernia- al Comitato Festa San Cristanziano: Iban IT07 O 05034 15600 000000002345. Cosice Swift: BAPPIT21Q86 per questo ringraziamo tutti”. Da quanto si sa necessitano, però, ancora molti chili di argento per portare a termine il progetto. Ne sono stati raccolti sette sui 30 necessari per il manufatto argenteo. Altra curiosità relativa al santo è che di persone col nome Cristanziano ad Agnone ne sono rimaste forse un paio. “Il nome Cristanziano –spiegava l’allora parroco di San Marco don Alessandro Di Sabato- a diversi nuovi nati è stato “addolcito” in Christian o Cristiano. Ma di battezzare col nome Cristanziano nessuno vuole saperne”.

    di Vittorio Labanca 

     

     

     

     

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