CAMPOBASSO – Si è tenuta anche a Campobasso la manifestazione nazionale della CIA per presentare delle proposte in merito alla modifica della legge nazionale 157 del 92 sull’attività venatoria. Per l’occasione, il direttore Campolieti ha voluto porre l’accento ai danni causati alle colture agricole in Molise dagli ungulati, cinghiali in particolare. Presente all’incontro anche l’assessore regionale all’agricoltura e alla caccia, Nicola Cavaliere.
«Ho ribadito, dinanzi alla platea di iscritti, che l’agricoltura ha pari dignità rispetto all’industria e merita la stessa attenzione mediatica e soprattutto lo stesso impegno istituzionale. – spiega l’assessore – Questo di sicuro non è un settore di Serie B e il problema dei cinghiali è grave, anche se al di fuori è spesso sottovalutato o addirittura al centro di ironie. Ma c’è poco da ridere: il tema è molto serio, eravamo l’unica regione italiana ferma sul contrasto al fenomeno. Ora, insieme alla struttura e grazie alla collaborazione delle varie parti in causa, abbiamo iniziato un percorso importante».
Il riferimento è chiaramente alla caccia di selezione, che però in realtà poco ha a che vedere con il controllo della specie cinghiale.
«Il governo regionale, su proposta del sottoscritto, ha messo per la prima volta a disposizione fondi per il risarcimento sui danni, già accertati, causati da fauna selvatica dal 2013 ad oggi. – continua Cavaliere – Nessuno in precedenza lo aveva fatto. Poi In pochi mesi la caccia di selezione è divenuta realtà, con i primi risultati concreti che avranno effetto soprattutto nel futuro. Continua infine il lavoro su Roma presso i competenti ministeri Ambiente e Agricoltura, perché in realtà il problema è di carattere nazionale e di certo non solo locale e gli obiettivi li possiamo raggiungere solo restando uniti e collaborando a tutti i livelli».