CASTIGLIONE MESSER MARINO – La classe terza elementare di Castiglione Messer Marino imbarcata sulla “Nave della Legalità”.
Gli alunni premiati per la seconda volta nell’ambito del progetto “Follow the money. Da Giovanni Falcone alla Convenzione ONU di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale”.
La Fondazione Falcone e il MIUR hanno indetto, per l’anno scolastico 2018/2019, in occasione del XXVII Anniversario delle stragi del 1992, il concorso rivolto alle studentesse e agli studenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, intitolato: “Follow the money. Da Giovanni Falcone alla Convenzione ONU di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale”.
«Gli alunni della classe terza della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Castiglione Messer Marino hanno accolto la proposta con vivo entusiasmo e hanno approfondito la tematica presa in esame attraverso percorsi di educazione alla Legalità, Cittadinanza e Costituzione, riflettendo sull’importanza di quei tragici avvenimenti che coinvolsero i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, le Donne e gli Uomini delle scorte e tutte le vittime della criminalità organizzata. – spiega l’insegnante e coordinatrice del progetto, Regina Pierantonio – All’inizio del percorso gli alunni hanno avuto l’opportunità di incontrare funzionari e operatori della Questura di Chieti che con grande professionalità hanno stimolato negli alunni la riflessione sull’importanza della Legalità nella vita di tutti i giorni che passa attraverso la partecipazione attiva e consapevole di tutti gli studenti, futuri cittadini di domani, ai quali hanno chiesto di essere veri protagonisti nella realtà sociale.
Dopo ricerche sul web, letture di brani scelti, visione di documentari e video, analisi del documento“ Convenzione ONU di Palermo” si sono attivati laboratori settimanali di scrittura creativa e di arte. Gli alunni hanno utilizzato la metodologia dello storytelling: l’arte di raccontare le storie! Per piccoli gruppi, seguendo alcuni tecniche narrative tratte da “Grammatica della fantasia” di G. Rodari, gli alunni hanno dato vita ad una favola speciale “La storia dei bruchi Giovanni e Paolo che diventarono farfalle”. E’ una favola semplice, ma profonda che parla a piccoli e grandi invitandoli a credere nei sogni, a lottare per gli ideali, a non avere paura di sognare grandi cose, a mischiarsi lì dove ci sono le sfide! La storia, mediante allegorie, metafore e elementi simbolici, narra il sogno di Falcone di combattere la criminalità organizzata anche transnazionale, sogno che oggi si è concretizzato con l’approvazione della Convenzione ONU di Palermo. Il racconto ripercorre la difficoltà e la solitudine dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nella lotta alla mafia (l’ erbaccia – così è chiamata nella storia) e la determinazione nel portare a termine i loro obiettivi (salire la montagna simbolo di un peso enorme da sopportare psicologicamente). Il finale è bellissimo: i bruchi morendo si trasformano in meravigliose farfalle seguite da tantissime altre che continuano a portare avanti i sogni di Giovanni e Paolo nella speranza di poter abitare in un mondo più bello, onesto, corretto, dove risplenda la bellezza della legalità. Gli alunni hanno voluto presentare, per il concorso, il racconto arricchito da immagini e utilizzando il Kamishibai, una valigetta contenente un piccolo teatrino mobile, tipico della tradizione giapponese, costruito in classe. La particolarità è che la storia viene raccontata attraverso immagini di carta e parole che scorrono man mano che viene letta. Questo teatrino “catturerà” bambini e adulti in quanto oltre ad ascoltare la storia si ha anche l’opportunità di vedere i disegni che accompagnano lo svolgimento delle vicende e addirittura diventare narratori. Il fatto di essere protagonisti attivi renderà il tutto ancora più bello».
E questa mattina una rappresentanza di alunni e le insegnanti si sono imbarcati sulla Nave della Legalità.