SAN PIETRO AVELLANA. Natura, storia, enogastronomia, turismo. I Contratti di sviluppo (Cis) scommettono sull’Alto Molise. In particolare, i fondi stanziati dal governo centrale, andranno a finanziare due progettualità che riguardano il Comune di San Pietro Avellana e la riserva Unesco dell’Assomab. In tutto 2,8 milioni di euro che, nel primo caso, serviranno a riqualificare e completare una struttura ricettiva sul tratturo Celano-Foggia un tempo adibita a stazione di posta la quale accoglieva i viandanti in entrata e uscita dal Molise.
stabile, in località Taverna della Valle di San Pietro Avellana, è situato a ridosso della statale 652 e ha già incassato numerose richieste di gestione in considerazione di posizione geografica strategica che si presta ad attività outdoor come rafting sul fiume Sangro, pesca, passeggiate sul tratturo a cavallo o in mountain bike. Il secondo progetto, quello più sostanzioso (2,4 mln), vedrà interessare la riserva Mab “Collemeluccio – Montedimezzo” con una idea progettuale, tra le più interessanti poggiate sul tavolo istituzionale che prevede un’attività tesa alla valorizzazione, alla riscoperta e alla fruizione del patrimonio culturale archeologico attraverso azioni di rilevamento, ripulitura, scavo, mappatura, restauro e promozione. Ma non solo, perché i fondi a disposizione serviranno a finanziare le nuove tecnologie a supporto del contesto naturalistico che si prefigge di trasformare il territorio dei 7 comuni della riserva in un’area a “misura di visitatore” con infrastrutture adeguate e al passo con i tempi. Particolarmente soddisfatto della notizia il sindaco di San Pietro Avellana e presidente della Riserva Mab ‘Alto Molise’, Francesco Lombardi. “La programmazione e progettualità di un territorio deve saper cogliere le occasioni che si presentano – ha dichiarato il primo cittadino – in questo frangente l’Alto Molise ha saputo proporre iniziative concrete e innovative, frutto di impegno e lavoro le quali si sono dimostrate all’altezza delle valutazione del tavolo istituzionale del Governo. Questo – ha proseguito – ci riempie di orgoglio e ci sprona a continuare sulla strada intrapresa che punta sullo sviluppo sostenibile ed al contrasto alla spopolamento, vero flagello per le aree interne. Adesso ci aspettiamo che accanto al ‘pubblico’, possa farsi parte attiva, in misura maggiore rispetto ad ora, la proposta di imprenditori privati chiamati a credere nel futuro della nostra terra. Noi, dal canto nostro, non smetteremo mai di farlo”.