ATESSA – Da fonti sindacali interne allo stabilimento Sevel della Val di Sangro si apprende che «l’azienda ha comunicato la sospensione dell’attività lavorativa sul primo e secondo turno di lunedì 14 ottobre». Si prolunga, dunque, lo stop alla produzione innescato dal sequestro dell’impianto della Fca di Cassino in seguito al grave incidente sul lavoro costato la vita ad un giovane operaio.
«Continua il problema per Sevel: l’azienda ci ha comunicato del fermo produttivo anche sulla giornata di lunedì 14 ottobre su tutti i turni tranne su quello di notte. Al momento non si intravedono soluzioni nel breve periodo, – spiega il sindacalista agnonese Emanuele Cimone – ricordiamo che lo stop è dovuto non a mancanza di richieste da parte del Ducato, anzi con questi fermi non previsti saremo costretti a chissà quali turni per poterli recuperare. Il problema spinoso è il fermo giuridico del reparto presse della Fca di Cassino.Vedremo per quanto tempo ancora la magistratura continuerà a lasciare i sigilli allo stesso reparto. Auspichiamo che ci sia una celerità nel concludere le indagini da parte degli organi preposti a fare chiarezza, consapevoli che questo porta ad blocco di quasi tutto il territorio a cavallo tra Abruzzo e Molise, dove le maggior parte delle aziende ha delle commesse proprio dalla Sevel».