Storie, vizi e passioni delle aree interne declinate in versi, musica e tanta ironia. Appuntamento oggi pomeriggio, 12 dicembre, dalle 17,30 presso la Biblioteca Labanca di Agnone, per la presentazione-spettacolo di “A margine e oltre“, di Antonio Mastrogiorgio. Passerà anche per Agnone, infatti, la serie di presentazioni-spettacolo del nuovo libro di poesie di Antonio Mastrogiorgio, prodotto dalla casa editrice abruzzese Ricerche&Redazioni.
«Un’occasioni per approfondire o conoscere il poeta e cantautore molisano che negli ultimi anni si è fatto notare e apprezzare per qualità e coerenza, raccontando la provincia d’Italia e quella della nostra regione, in special modo, con uno sguardo disincantato e attento ai disagi e alle marginalità», spiegano dal Comune che ha concesso il patrocinio all’evento culturale al quale prenderà parte l’assessore alla cultura Di Nucci.
Scrive di questa nuova raccolta Luigi Pece, nella prefazione del volume: «Dei piccoli classici, in musica, prosa e poesia, che descrivono la precaria condizione dei nostri paesi, il nostro stato disagiato in essi, la accorante e decadente condizione, per usare degli eufemismi, del nostro territorio, che lui, altrettanto eufemisticamente, temo, definisce “la provincia dell’anima”. Nessuno come lui, innovativo nel cogliere il perpetuo, originale nel descrivere il notorio, diverso da tutti nel dipingere il sempre uguale, modernissimo nel cantare l’antico, sintetico nello spremere lampi riassuntivi dell’indescrivibile, immutato ma collabente, pericolante mondo che ci circonda; immagini lapidarie delle quali noi paesani ben cogliamo il senso, e il peso».
Ed è così che questo “zibaldone poetico”, come l’autore stesso lo definisce, trascina, con gentilezza, ritmo, intensità e spesso anche con tanta ironia, tra la gente dei nostri amati e sofferti paesi. Storie, vizi e passioni delle aree interne declinate in versi, senza ripercorrere facili luoghi comuni o voler compiacere a tutti i costi il lettore. Un lavoro genuino ed onesto che, come Pece annuncia nella prefazione, può tranquillamente annoverarsi tra i classici della poesia molisana.