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  • Altro che fiscalità di vantaggio, azzerati i fondi ai piccoli Comuni. Paglione: «Il Governo fa cassa a danno dei più deboli»

    Altro che fiscalità di vantaggio, benefit e agevolazioni per contrastare lo spopolamento delle aree interne dell’Appennino, come tutto l’Alto Molise; da Roma arriva un altro colpo di mannaia ai trasferimenti statali ai piccoli Comuni montani. In questi anni il fondo nazionale per gli investimenti e la messa in sicurezza del territorio nei piccoli Comuni ha permesso la realizzazione di tante piccole opere attese da tempo, dando ossigeno ai paesi di montagna e alle loro comunità.

    Già nella scorsa legge di bilancio del 2024 i Comuni sotto i mille abitanti avevano visto una riduzione drastica del finanziamento a 59 mila euro l’anno, oggi con la legge nazionale di bilancio del 2025 quei fondi sono stati definitivamente cancellati. Ma non è tutto, lo stesso destino è toccato al finanziamento che dal 2019 aveva garantito 50mila euro per ogni annualità ai comuni sotto 5000 abitanti per l’efficientamento energetico.

    «Adesso è ufficiale: a partire dal 2025, il Governo ha azzerato il fondo che riconosceva un contributo in favore dei piccoli Comuni per la messa in sicurezza di edifici pubblici, strade e patrimonio comunale nonché per interventi nel campo dell’efficientamento energetico e dello sviluppo territoriale sostenibile». Inizia in salita il nuovo anno per i piccoli Comuni montani, secondo quanto riferisce il sindaco di Capracotta e presidente regionale dell’Uncem Molise, Candido Paglione. I contributi statali per i Comuni con meno di mille abitanti sono stati azzerati a partire dal 2025. Nel 2024 erano stati di 59 mila euro. Il comma 798 della legge di bilancio 2025 prevede infatti il definanziamento, a decorrere dall’anno 2025, della linea di finanziamento per piccole opere per i Comuni sotto i mille abitanti prevista dall’articolo 30, comma 14-bis, del decreto-legge n. 34 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 58 del 2019. Questo l’allarme lanciato dall’Uncem nelle ultime ore. E il sindaco Paglione rincara la dose, entrando più nel dettaglio: «Si tratta del D.L.n.34/2019, art. 30, comma 14-bis convertito dalla Legge n. 58 del 2019. – spiega il primo cittadino – Nel 2024 l’ultimo finanziamento, con un contributo di 59 mila euro a ciascun comune al di sotto dei mille abitanti. Cancellato anche questo e, cosa grave, nel silenzio generale, come se la cosa non interessi a nessuno».

    Nessuna forza politica, infatti, neanche tra l’opposizione, ha espresso perplessità o proteste rispetto a questo ulteriore taglio ai piccolissimi Comuni che vedono ridurre sempre più i trasferimenti da parte dello Stato centrale, in barba a tutte le chiacchiere sulla Strategia nazionale per le aree interne e il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

    «Soltanto Uncem ha denunciato il fatto, – continua Candido Paglione – mentre le altre associazioni evidentemente sono prese dalla difesa esclusiva degli interessi dei centri più grandi e delle città. Ci saremmo aspettati qualche provvedimento di fiscalità di vantaggio per le nostre comunità – chiude polemicamente il sindaco di Capracotta e presidente regionale dell’Uncem Molise – e invece questo Governo pensa di fare cassa racimolando pochi spiccioli e, per giunta, prendendoli dalle tasche dei più deboli, i Comuni più piccoli, appunto».

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