Da oggi e fino a domenica, Castel del Giudice ospita la seconda edizione della Summer School della Società Italiana di Antropologia Applicata, organizzata dal Centro di Ricerca BIOCULT dell’Università degli Studi del Molise in collaborazione con l’istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, l’Associazione Riabitare l’Italia, la Fondazione Symbola e l’Associazione culturale Casa Frezza.

Antropologi, studiosi, amministratori provenienti da ogni parte d’Italia saranno a Castel del Giudice, modello pilota per una nuova strategia di crescita demografica basata su nuova residenzialità, imprenditorialità affettiva e cultura, per stimolare il dialogo tra ricerca e territorio, mettendo in connessione le competenze di una pluralità di attori in grado di dar vita a processi di co-produzione interdisciplinare delle conoscenze e di pratiche che possano favorire e accompagnare processi di cambiamento sociale realmente partecipativi. Oggi pomeriggio, nella sala meeting dell’albergo diffuso Borgotufi, l’accoglienza dei 19 scritti alla Summer School da parte del sindaco di Castel del Giudice, Lino Gentile, della presidente della SIAA, Federica Tarabusi e della Responsabile Unica di Progetto, ingegner Rosita Levrieri. A coordinare i lavori dell’incontro e dell’intera Summer School, Letizia Bindi, membro del Direttivo SIAA e referente per l’Università del Molise del progetto Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino.
I lavori delle cinque giornate di scuola estiva saranno presentati con l’aiuto delle ricercatrici Michela Buonvino, Luciana Petrocelli e Antonella Mancini. Seguirà un walkabout attraverso il paese che darà la possibilità di incontrare i testimoni delle diverse realtà in trasformazione e innovazione nel quadro progettuale: le cooperative di comunità, le associazioni, le imprese agricole locali, le attività turistico-ricettive, le realtà connesse all’inclusione sociale e culturale.