Due distinti interventi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pescara hanno portato, tra il 30 giugno e le prime ore del 1° luglio, alla denuncia in stato di libertà di due uomini già noti alle forze dell’ordine.
Nel pomeriggio di lunedì nella zona sud della città, una pattuglia del Nucleo Radiomobile, impegnata in un servizio di perlustrazione, ha proceduto al controllo di un 35enne di nazionalità italiana. L’uomo, noto agli operanti e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, sottoposto a perquisizione personale è stato trovato in possesso, senza alcuna giustificazione plausibile, di una tronchese, una tenaglia ed una pinza a pappagallo, che venivano sottoposti a sequestro.

Per l’uomo che, accampando giustificazioni inverosimili, non è riuscito a giustificare né il porto degli strumenti atti allo scasso, né il motivo per il quale si trovasse per quelle vie, scattava la denuncia in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica, per il reato previsto dall’art.707 Codice Penale, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza di condanna definitiva.
Poche ore dopo, nella notte tra lunedì e martedì, verso le 2 del 1° luglio, i Carabinieri del NORM di Pescara si sono recati presso l’abitazione di un 24enne pescarese, anch’egli noto alle forze dell’ordine e attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Durante il controllo di routine, tuttavia, l’uomo non è stato trovato in casa, facendo scattare immediatamente le ricerche. Al termine delle verifiche, anche in questo caso è scattata la denuncia per evasione. La posizione del giovane, non nuovo a questi episodi, è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria che valuterà l’eventuale aggravamento della misura cautelare, alla luce della violazione delle prescrizioni imposte.
Entrambi gli episodi si inseriscono in un più ampio quadro di attività di controllo attuate dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Pescara.