L’autonomia differenziata è una «secessione dei ricchi» che non farà altro che causare l’aumento delle disuguaglianze tra le diverse zone del paese. Non usa mezzi termini il sindaco di Capracotta, Candido Paglione, per bollare l’ipotesi di autonomia differenziata portata avanti dal ministro Calderoli. A dare sostegno alla posizione assolutamente critica del sindaco di Capracotta è il Servizio Bilancio del Senato.
«Anche quella struttura ha detto quali saranno le reali ricadute della proposta di autonomia differenziata contenuta nel disegno di legge ostinatamente portato avanti dal ministro Calderoli e già approvato dal Consiglio dei ministri. – spiega il primo cittadino del Comune più alto del Molise – I tecnici del Senato, infatti, avvertono in maniera chiara sul rischio dell’aumento delle disuguaglianze per la disparità di risorse economiche a disposizione tra le Regioni». Un’Italia a due velocità, anzi a venti velocità diverse, perché ogni Regione dovrà fare i conti, in solitaria, con i propri problemi e con l’allocazione e l’impiego delle risorse. «In particolare, – riprende Paglione – i tecnici del Senato richiamano l’attenzione al pericolo di un indebolimento dell’accessibilità ai servizi fondamentali, dalla sanità all’istruzione». Cioè esattamente quelli che sono più carenti e deficitari nelle zone interne del paese, per distanti dalle grandi città.
Tutto l’Alto Molise ne è un esempio emblematico, con l’ospedale “Caracciolo” di Agnone che è un presidio di area particolarmente disagiata solo sulla carta, perché la realtà dei fatti racconta qualcosa di diametralmente opposto. «Su questo tema, – insiste Candido Paglione – lo scorso 17 marzo, abbiamo manifestato a Napoli insieme a tanti sindaci del mezzogiorno, proprio per richiamare l’attenzione sui rischi contenuti nella proposta del ministro leghista. E abbiamo raccolto le firme per sostenere la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare che serve proprio a bloccare il Decreto Calderoli».
Insomma, la battaglia contro le disuguaglianze, guidata e coordinata dai sindaci che ora incassano l’appoggio dei tecnici del Senato. «A questo punto – chiude il sindaco di Capracotta – cos’altro deve accadere per bloccare definitivamente l’idea dell’autonomia differenziata che non è altro che una vera e propria “secessione dei ricchi” e serve solo ad alimentare gli egoismi territoriali e le disuguaglianze?».