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  • Basta chiacchiere sulle aree interne, Paglione: «Subito un fondo regionale per la montagna»

    Al di là delle dichiarazioni di intenti e le pacche sulle spalle servono politiche concrete per la montagna; tradotto servono soldi, anche regionali, che vadano a sommarsi a quelli messi a disposizione, sempre meno in realtà, dal Governo centrale. Passare finalmente dalla parole ai fatti, questa la richiesta che arriva da Capracotta, dove è in programma, nei prossimi giorni, un dialogo critico e analitico tra Comuni, enti locali montani, imprese, associazioni e ovviamente i cittadini.

    «Tutti protagonisti insieme, con Uncem, nel pomeriggio di sabato 15 novembre, dalle ore 16 in Municipio a Capracotta» annuncia il sindaco Candido Paglione, nella duplice veste di amministratore locale e di presidente regionale dell’Uncem appunto. Uncem organizza infatti il congresso regionale del Molise, con la delegazione guidata da Candido Paglione, proprio nel Comune più in quota dell’Alto Molise, il paese simbolo della montagna di mezzo, quella abitata, sia pure con tutte le difficoltà del caso. Non solo il rinnovo degli organi regionali dell’associazione nata nel 1952, verso il Congresso nazionale del 12 dicembre all’Aquila.

    «Quella di sabato non è solo l’occasione per far incontrare i Comuni montani – evidenzia Paglione, presidente Uncem Molise – Sono tutti invitati, sindaci, imprenditori, sindacati, rappresentanti delle categorie, studenti e docenti universitari, per un dialogo sul futuro. Aree interne e montagne del Molise devono avere una nuova attenzione del Consiglio regionale e della Giunta. La Regione deve costruire le Unioni montane di Comuni per rimediare alla chiusura frettolosa delle Comunità Montane e deve investire fondi propri in un nuovo Fondo regionale per la montagna, che si sommi al fondo nazionale, dal 2025 dimezzato. Chiediamo che, a ventidue anni dalla sua approvazione, la legge Regionale sulla Montagna (legge 13/2003) venga finalmente attuata. – aggiunge Paglione – Serve un’azione più forte regionale, più incisiva. Il Rapporto Montagne Italia mostra qualche segnale positivo, ma serve una attenzione politica-istituzionale nuova. Non basta dire che sono belle e importanti le aree interne, quasi riconoscendone una internità rispetto a qualcosa di più importante e centrale. Guardiamo alle geografie del Molise. Alla montagna che ci prova, che crede nel futuro, che innova e genera sviluppo. E chiede politiche alla politica. Ne parliamo al Congresso» chiude il sindaco Paglione.

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