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  • Benda bagnata del sangue di San Pio a Castiglione, il vescovo Palumbo benedice il reliquiario realizzato da Colangelo

    «Lo scorso anno ha preso concretezza il desiderio di avere a Castiglione Messer Marino un segno tangibile di San Pio da Pietrelcina, desiderio coltivato nei cristiani di questa comunità dall’antica devozione verso questo Santo, dai numerosi pellegrinaggi per incontrarlo quando era vivo e per pregare sulla sua tomba successivamente».

    Così don Vincenzino Lalli, parroco di Castiglione, nel raccontare la bella pagina di fede e di arte che è andata in scena presso la parrocchia del paese, alla presenza del vescovo titolare della diocesi di Trivento, monsignor Claudio Palumbo.

    «La vicinanza alla Parrocchia della comunità dei Padri Cappuccini in Agnone (quei frutti cresciuti all’ombra del Santo) fino a quando è stata presente, – continua il parroco – alimentava l’amicizia e la devozione verso questo Santo. Ed è proprio l’amicizia con Padre Celestino Centra che ha concretizzato la possibilità di avere a Castiglione una reliquia di San Pio. Su richiesta del Parroco, il Padre Provinciale concedeva la reliquia di una benda bagnata del sangue del Santo proveniente dalle sue stimmate.

    A novembre, nel corso di un grande pellegrinaggio parrocchiale, la reliquia è stata consegnata alla comunità parrocchiale di Castiglione Messer Marino. Dopo l’annunzio in Parrocchia, d’impeto, lo scultore Giuseppe Colangelo, che già in passato aveva realizzato pregevoli opere d’arte nel Santuario di Santa Maria del Monte (l’altare, l’ambone, le 14 formelle della Via Matris), realizzava un busto reliquiario per dare degna collocazione alla reliquia. Nasceva così in breve tempo la realizzazione di un busto in creta, che colpiva immediatamente tutti per la sua bellezza e pregevole fattura.  Il busto in argilla veniva presentato già nelle feste natalizie alla visione della Comunità. L’arte del professor Colangelo si era di nuovo espressa a grandi livelli».

    Il busto reliquiario di San Pio esprime «non solo la sua grande capacità di scultore, – aggiunge don Lalli – ma anche la sua sensibilità nell’arte cristiana. È giusto aggiungere che esso è dono alla comunità che gli esprime tutta la propria gratitudine».

    In accordo con il Parroco nella Fonderia Artistica di Daddario di Camerano (AN) il busto veniva fuso in bronzo ed ora è pronto per la sua collocazione nella Chiesa Parrocchiale del Paese.

    Un artigiano locale, Mario Di Domenica, realizzava nel frattempo la base lignea sulla quale collocarlo, mentre la comunità si adoperava per coprire la spesa della fusione ed organizzare un comitato per celebrare a giugno una gioiosa festa religiosa per ringraziare del dono di questa reliquia.

    Il 21 aprile scorso il vescovo Claudio Palumbo in visita in parrocchiale ha benedetto il busto reliquiario, che troverà una degna collocazione nella Cappella della Madonna del Monte, accanto ad altre importanti Reliquie dei Santi già presenti in quella Chiesa.

    «Esse esprimono tutta la vicinanza di questi straordinari fratelli e sorelle che con la loro vita hanno illuminato il cammino di Cristo nella Chiesa. – chiude il parroco – La reliquia di San Pio da Pietrelcina, accanto a quella di Santa Teresa di Calcutta, di Santa Teresa del Bambin Gesù, di San Giovanni Bosco, di San Francesco d’Assisi e di tanti altri Santi proteggano e ispirino il cammino di questa comunità nel tempo».

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