SAN BUONO – Black out, superata la fase di emergenza a San Buono e nelle frazioni. Si torna alla normalità.
Super lavoro dei tecnici Enel che, davvero in tempi record, hanno ripristinato una rete completamente distrutta dalla neve e dalle raffiche di vento dei giorni scorsi.
San Buono è stato uno dei comuni del Vastese colpito dal prolungato black out.
La linea che rifornisce la zona di energia elettrica è stata pesantemente danneggiata dalla neve e dal vento. Tralicci metallici afflosciati come palloncini sgonfi sotto le raffiche di bufera (le immagini si riferiscono a Fraine, ma la situazione è stata identica ovunque, ndr). Eventi meteo eccezionali? No, perché che in inverno nevichi, e anche tanto, sulle montagne del Vastese, non è certo un evento raro, imprevisto o imprevedibile. Il problema è sicuramente da imputare all’anzianità di servizio, se così possiamo dire, della linea elettrica.
Un traliccio deve resistere al vento, alla neve e alle intemperie. Un traliccio è come un ponte: costruito e collaudato per resistere agli agenti atmosferici. Se non resiste c’è qualcosa che non va, è evidente. E c’è anche una responsabilità a monte. Magari è troppo vecchio, usurato, senza manutenzione da anni. Sono ipotesi tutte da verificare, certo è che quasi l’intera linea Enel di zona è andata distrutta dalla neve e dal maltempo. Il risultato: migliaia di cittadini, residenti in montagna, lasciati senza corrente elettrica per giorni e giorni, al freddo e al buio. Disagi e danni incalcolabili.
Castelguidone, Roccaspinalveti e Monteferrante i centri più colpiti e le frazioni di San Buono appunto, in particolare località Cese, dove solo ieri si è tornati alla normalità. I gruppi elettrogeni sono stati portati via e la linea ripristinata. Un ottimo lavoro dei tecnici Enel, che evidentemente non hanno alcuna responsabilità relativamente a quanto successo. Le colpe, come è intuibile, sono da cercare più in alto, tra i quadri dirigenti della ditta che forse non hanno predisposto opportune verifiche e manutenzioni sulla rete nel corso degli anni, oppure non hanno investito a sufficienza in innovazione e messa in sicurezza.
Intanto semplici cittadini, avvocati e associazioni di consumatori si stanno organizzando per chiedere i rimborsi e i danni all’Enel per il prolungato black out.
Francesco Bottone
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foto da Facebook, di Daniele Manetta