Nella maestosa cornice dell’Alto Molise, la Delegazione di Isernia dell’Accademia Italiana della Cucina invita tutti gli Accademici e gli amanti della cultura gastronomica a un appuntamento di alto valore culturale dedicato al tema dell’anno: “Gli arrosti, i bolliti e le carni in umido nella cucina della tradizione regionale”.

L’iniziativa nasce dal desiderio di contestualizzare questa riflessione nel luogo che più la rappresenta: Capracotta, autentico gioiello dell’Appennino molisano, dove la millenaria vocazione pastorale e la qualità delle produzioni agroalimentari si fondono in un modello di equilibrio tra uomo, natura e tradizione. Qui, l’allevamento estensivo e la pastorizia transumante non sono soltanto un mestiere, ma una cultura: un sapere tramandato che plasma i paesaggi, custodisce la biodiversità e garantisce una materia prima nobile, sana e identitaria.
La carne, in questa prospettiva, diventa non solo alimento, ma simbolo di civiltà: espressione di una gastronomia consapevole che unisce la sostenibilità ambientale al rispetto per i cicli naturali e per la dignità del lavoro agricolo. Arrosti, bolliti e carni in umido rappresentano le più alte forme di convivialità e di memoria familiare, pietanze in cui si rispecchia il ritmo lento della cucina domestica e la sapienza delle mani che hanno imparato a valorizzare ogni parte dell’animale, senza spreco, con ingegno e rispetto.
L’incontro culturale avrà luogo alle ore 18:00 presso la Sala Consiliare del Comune di Capracotta, con i saluti istituzionali delle autorità civili e accademiche. Seguiranno gli interventi del Prof. Giampaolo Colavita (Unimol – componente del Centro Studi “Franco Marenghi” dell’Accademia Italiana della Cucina), che tratterà il tema “Il gusto delle carni ovine dai pascoli alla tavola”, e del Dott. Addolorato Ruberto (Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari) con la relazione “Le carni come patrimonio: filiera, salute e cultura delle carni”.
Durante l’incontro, verrà conferito il Premio “Massimo Alberini” al Caseificio Pallotta, eccellenza del territorio e simbolo di una filiera che coniuga tradizione, innovazione e qualità. Seguirà un aperitivo offerto dalla famiglia Pallotta, per celebrare insieme il riconoscimento e rendere omaggio ai sapori genuini del territorio.
La giornata si concluderà alle ore 20:30 presso il Ristorante “Elfo” di Capracotta, con la Cena Ecumenica sul tema dell’anno. Lo chef Michele Sozio proporrà un menu speciale ispirato agli antichi saperi gastronomici, in cui i tagli e le cotture della carne diverranno narrazione sensoriale del territorio e delle sue stagioni.
La Cena Ecumenica rappresenta il momento più alto e identitario dell’Accademia Italiana della Cucina, l’appuntamento annuale in cui, in un ideale abbraccio senza confini, tutte le Delegazioni del mondo si riuniscono simbolicamente attorno alla medesima tavola, condividendo nello stesso giorno e alla stessa ora il medesimo tema gastronomico.