• Editoriale
  • Centrosinistra, il nuovo leader è Daniele Saia

    Se il centrosinistra perde le consultazioni di Agnone, c’è un candidato che vince. Almeno in termini di consensi. Si chiama Daniele Saia, 43 anni, faccia pulita, anima socialista, premiato dagli agnonesi con un plebiscito di 308 preferenze. Meglio di lui solo Linda Marcovecchio, candidata con la lista di centrodestra “Insieme per Agnone”. Saia è risultato il primo eletto della lista “Nuovo Sogno Agnonese” grazie al suo modo di fare, alle sue capacità, alla moderazione, al lavoro messo in campo negli ultimi cinque anni. Ai detrattori della giunta Carosella, ha sempre risposto con garbatezza, mettendosi a disposizione per la risoluzione dei problemi.  Professione geologo, sposato con due bambini, è rientrato ad Agnone dall’Emilia, dove lavorava, per amore della sua terra. Quando cinque anni fa, dopo la vittoria di Michele Carosella, è rimasto fuori dall’esecutivo, non ha mai alzato la voce o minacciato “ritorsioni”. Ha aspettato il suo momento, lavorando in silenzio, ed oggi, malgrado la cocente debacle, è divento l’uomo di punta del centrosinistra locale. Parlano i numeri che attestano come l’esponete del Psi, con grande umiltà, è riuscito a scavalcare i compagni di squadra, soprattutto le prime donne del Partito democratico. La notte del 5 giugno, dopo l’amarissima sconfitta per 53 voti, con gli occhi gonfi di lacrime, Saia si è recato nella sede dei vincitori per stringere la mano al nuovo sindaco Lorenzo Marcovecchio. Un gesto molto apprezzato dagli avversari, ma evitato volutamente da soloni e spocchiosi che hanno dimostrato zero fair-play.  Sta di fatto che se il centrosinistra vuole tornare a vincere e contare, dovrà necessariamente pensare a lui. L’appuntamento, inutile dirlo, è quello delle regionali la cui scadenza naturale cade nel 2018. Nel frattempo Saia torna a sedere sui banchi dell’opposizione, dove, adesso avrà il compito di dimostrare di essere divenuto il vero leader del centrosinistra agnonese.

    MdO 

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