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  • “Che ne dici di tornare a pensare?”, il libro di Gianluca Galotta nell’epoca dei social

    La montagna come risorsa per recuperare la capacità di riflessione, che l'”homo brevis”, vittima della velocità e della frenesia, sta smarrendo: è questo uno di temi trattati da Gianluca Galotta nel suo libro “Che ne dici di tronare a pensare? Come risvegliare il cervello nell’epoca dei social network”, edizioni Il Melangolo.

    Gianluca Galotta, giovane dottore di ricerca in filosofia, giornalista ed insegnante vive e lavora a Roma ma è legatissimo a Rivisondoli ed ai paesi piccolo e grandi che costellano l’Appennino abruzzese e molisano. 

    La sua ultima fatica raccoglie una serie di aforismi, brevi frasi che condensano un principio o un sapere filosofico o morale,  tutti originali, seguiti da una meditazione a cui il lettore è invitato a partecipare, anche in forma critica purchè motivata. Uno di questi aforismi recita testualmente: la montagna ha il potere di generare felicità in noi perchè ci permette di volare restando con i piedi per terra.

    “Dobbiamo tornare a quello che ci rende umani: riflettere, argomentare – ci dice Galotta – ed in questo la montagna è fondamentale perchè ci permettere di recuperare una dimensione essenziale, quella del silenzio. In montagna riusiamo ad essere felici perchè da una parte ci innalziamo, guardiamo le cose dall’alto, ci distacchiamo dalla quotidianità, andiamo verso Dio, l’infinito, il trascendente; dall’altro ci rassicura perchè troviamo un solido appiglio nella concretezza e nella stabilità nella terra e nelle rocce che sentiamo saldi sotto i nostri scarponi”.

    Galotta invita chi si è trasferito in città a tornare nei piccoli paesi o venici per la prima volta, a preferirli per le vacanze soprattutto per recuperare quella dimensione umana che chi vive sempre più immerso nel chiasso e nella confusione della metropoli rischia di perdere definitivamente.

    Il testo di Galotta, che affronta diversi argomenti fondamentali per la vita dell’uomo contemporaneo, vuole essere una proposta fatta a tutti, non solo agli amanti della filosofia perchè possiamo riappropiarci di quello che ci contraddistingue in quanto umani: il linguaggio e la capacità di riflessione. 

    Un percorso interessante ed una lettura che consigliamo caldamente a quanti credono nell’importanza e nel futuro delle aree interne. (Un approfodimento dell’intervista a Gianluca Galotta sarà trattato nel prossimo numero del mensile cartaceo l’Eco de l’Alto Molise-Vastese)

    I.Marinelli

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