VASTO – «Sei persone sono finite in ospedale, solo negli ultimi giorni, per colpa dei cinghiali. Continui incidenti causati dalla fauna selvatica sulle strade del Vastese, ultimi in ordine di tempo il frontale sulla Trignina e l’impatto di qualche sera fa nei pressi del bosco di Don Venanzio a Pollutri. Mi chiedo cosa aspetti la Regione Abruzzo a riattivare le operazioni di controllo delle popolazioni di cinghiali gestite dalla Polizia provinciale».
Angelo Pessolano, presidente provinciale di Chieti dell’ArciCaccia, torna a sollecitare l’intervento dell’assessore regionale alla caccia, Emanuele Imprudente, rispetto all’emergenza cinghiali. Chiusa da settimane la caccia in braccata, infatti, al momento nessun cinghiale in Abruzzo può essere abbattuto «al netto di quelli che tutte le notti finiscono contro le auto dei poveri automobilisti» aggiunge Pessolano.
«Torniamo a chiedere, come associazione venatoria, l’immediata riattivazione del controllo. – riprende il presidente provinciale dell’ArciCaccia – La Regione si dia una mossa, perché ogni sera nel Vastese si registrano incidenti. Per quanto riguarda la caccia di selezione, invece, che certo non ha come scopo precipuo il contenimento dei cinghiali, ma comunque può dare una mano in tal senso, segnalo che l’Atc Vastese ha già un piano di prelievo approvato in sede di comitato di gestione. I cacciatori di selezione sono dunque pronti anche da subito ad entrare in azione, ma serve l’ok dalla Regione Abruzzo, mediante una delibera attuativa per la caccia di selezione».