SCHIAVI DI ABRUZZO – Elezioni dietro l’angolo nel comune più in quota dell’Alto Vastese, ma la campagna elettorale stenta a decollare, anzi proprio a partire.
Si torna al voto anche a Schiavi di Abruzzo, nel maggio prossimo, per rieleggere il sindaco e l’amministrazione comunale.
L’attuale sindaco, Luciano Piluso, sembra essere, in base alle indiscrezioni che circolano in paese, l’unico possibile candidato alla successione a se stesso.
Socialista di vecchia data, amministratore di lungo corso, cinge la fascia tricolore del comune montano dal lontano 1990. Proprio così, sindaco da ventiquattro anni, ma nel quinquennio 1985-90, da vicesindaco, è stato comunque lui a gestire il potere perché l’allora sindaco, Giuseppe Cirulli, venne sfiduciato dall’assise civica. Più recentemente, quando la legge sul secondo mandato gli ha impedito di sedere sulla poltrona da numero uno, è stato il plenipotenziario vice del sindaco Piero Paolo Sciarra.
Per Piluso non si vedono grossi ostacoli all’ennesima rielezione. Sarà molto probabilmente lui il nuovo sindaco di Schiavi, per altri cinque anni, e così la sua carriera da amministratore locale varcherà la soglia del trentennio. L’unico problema che avrà sarà quello di sfrondare la sua attuale amministrazione, perché la popolazione residente è scesa sotto i mille abitanti. I consiglieri di maggioranza non saranno più otto, come adesso, ma scenderanno a quattro. Quattro consiglieri più il sindaco. Piluso dovrà quindi lasciare a casa buona parte dell’attuale squadra. Le liste dovranno essere da sei candidati consiglieri più il sindaco.
E l’opposizione? Cosa fa l’opposizione? O meglio, c’è un’opposizione?
Cinque anni fa, a tentare di rivaleggiare contro il sindaco a vita Piluso, una variegata compagine che spaziava dal Pdl all’Idv. Candidato sindaco fu Massimo Di Carlo, alla sua prima esperienza politica. La lita Liberi da lui guidata si arrestò a 307 voti, pari al 40,23 per cento. Piluso, con 456 voti, il 59,76 per cento, fu rieletto sindaco.
Da allora la minoranza, presente in Consiglio comunale con quattro consiglieri, si è persa per strada, divisa nelle due anime, una vicina all’Idv guidata proprio da Di Carlo e l’altra, quella del centrodestra, impersonata dallo storico missino Giorgio Pinnella (primo da sinistra nella foto accanto, ndr).
Proprio quest’ultimo, in vista della tornata elettorale di maggio, si è rimesso in moto. Subito dopo Pasqua, già il martedì successivo, il consigliere Pinnella intende organizzare un incontro pubblico, con la cittadinanza, al fine di organizzarsi in vista del voto. Sembra impossibile l’ipotesi di una sola lista, una sorta di comitato di emergenza, da fare insieme all’attuale amministrazione.
L’unica novità potrebbe essere rappresentata dal Movimento 5 Stelle, che vanta sul posto diversi attivisti, tra i quali Vittorio Di Carlo e Ninni Luca, che hanno dato vita al gruppo Alto Vastese Vivo.
Franceso Bottone
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