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  • Connessioni da incubo: “Da sei mesi segnalo un guasto, Telecom se ne infischia ma intasca le bollette”

    Le bollette arrivano puntuali ogni mese e vengono saldate regolarmente, non si può dire la stessa cosa di un servizio che quotidianamente fa imprecare, perché discontinuo, chi lavora con internet o riceve telefonate. E’ quanto accade in via Monsignor Pascucci, ad Agnone, dove l’utenza è ormai disperata. In particolare il direttore della nostra testata online l’Eco de l’alto Molise – Vastese, Maurizio d’Ottavio che denuncia la vicenda.

    “E’ dal mese di marzo che con decine di telefonate al 187 segnalo il problema – commenta amareggiato -. Gli operatori con cui parlo ogni giorno mi rassicurano che il disservizio sarà sanato quanto prima, tuttavia, ad oggi continuo a fare i conti con una linea ‘ballerina’ la quale non mi consente di lavorare in maniera normale. Eppure le bollette della Telecom vengono pagate con regolarità, in cambio l’offerta resta scadente”.

    “Pensavo che il problema fosse il mio – prosegue il giornalista -. Allora ho cambiato più volte modem e gestori della linea sperando di risolvere il dilemma. Niente affatto. Allora ho indagato sulle cause e ho scoperto che si tratta di un cavo di rete telefonico danneggiato da un fulmine nel 2017. Parliamo di sei anni fa. A questo punto ho chiesto agli operatori del 187 di intervenire perché io con internet ci lavoro senza rimarcare che pago le bollette”. La risposta sempre la stessa: provvederemo, ma da marzo scorso non è cambiato assolutamente nulla.

    “In un paese civile, simili vicende vengono risolte nell’arco di mezza giornata, poi penso che siamo in Italia, nel suo entroterra dove tutto è più difficile anche se di fronte hai un colosso che si chiama Telecom e che dovrebbe assicurare l’accesso alla rete soprattutto se a pagamento”.

    “La pazienza è finita – chiosa d’Ottavio – a questo punto non mi resta che rivolgermi all’autorità delle Telecomunicazioni e pensare ad un’azione legale anche se la soluzione migliore sarebbe interrompere definitivamente il rapporto e chiedere i danni. Non lo escludo”.

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