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  • Convitto chiuso per lavori, studentesse costrette a viaggiare su autobus affollati

    Il convitto non è agibile, studentesse “relegate” nelle casette di legno di un villaggio turistico e costrette a viaggiare su autobus affollati alla faccia delle normative anticontagio. Il problema viene segnalato da alcuni genitori dell’Alto Molise che pagano regolarmente la retta di quasi mille e cinquecento euro all’anno per mandare i propri figli in convitto a Villa Santa Maria.

    «Paghiamo per il convitto, invece costringono le nostre figlie a viaggiare. A questo punto sarebbe stato meglio iscriverle direttamente ad Agnone» si sfoga infatti una mamma di Belmonte del Sannio. Il problema è questo: per via delle restrizioni anti contagio da Covid19 il convitto femminile di Villa Santa Marina, nel Chietino, non è più a norma, o meglio è in attesa di interventi di adeguamento. Le quarantacinque studentesse, «per il momento» come va ripetendo da settimane la dirigente scolastica, sono state alloggiate presso una struttura turistico ricettiva nel Comune di Colledimezzo, sempre nel Chietino, alle porte della val di Sangro.

    «Le nostre ragazze sono state alloggiate in strutture di legno in riva al lago di Bomba, una sistemazione adatta magari al turismo estivo, ma non certo ad una permanenza lunga, di mesi, e soprattutto non durante l’inverno». Umidità e freddo, questo lamentano le mamme dell’Alto Molise. Ma non è finita qui, perché per raggiungere la scuola, l’istituto alberghiero di Villa Santa Maria, le studentesse devono prendere un autobus. Ed ecco il paradosso: hanno chiuso il convitto per evitare assembramenti e ora le ragazze viaggiano su un autobus dove è oggettivamente difficile mantenere il previsto distanziamento di sicurezza. Un viaggio di un quarto d’ora, non un’eternità, che però viene ripetuto quattro volte al giorno per assicurare alle ragazze l’accesso ai pasti caldi e alle lezioni.

    E anche sulla qualità del servizio mensa i genitori hanno da ridire: «Siccome il trasporto, quattro volte al giorno, delle studentesse da Colledimezzo a Villa Santa Maria ha evidentemente un costo, forse la scuola ha pensato di risparmiare sulla mensa, altrimenti non si spiega lo scadimento qualitativo del servizio rispetto agli altri anni». E al netto di questi disagi, la cosa che maggiormente preoccupa i genitori è che dall’istituto scolastico non si degnano di comunicare alcunché in merito all’avvio dei lavori di adeguamento. «Le nostre ragazze dovranno restare nelle casette di legno in riva al lago anche adesso che inizierà a fare freddo e a nevicare?» chiedono polemicamente all’indirizzo delle istituzioni scolastiche. Domande legittime che al momento restano senza risposte.

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    1 Comment

    1. Luca Pisciella says: Rispondi

      Buonasera, sono un convittore del convitto maschile dell’istituto alberghiero di Villa Santa Maria. Leggendo tali testimonianze, posso affermare che molte di esse risultano false o, per lo meno errate.
      Ad esempio il servizio mensa, non risulta scadente come riportato ,ma ben si migliorato e curato rispetto agli anni precedenti ( sia nel servizio pasti che nel locale vero e propio ),nella foto invece la ragazza che lo ha scattato poteva avere una scelta ampia sul pasto da consumare, non limitandosi a tale solo per scopo di diffusione. Per quanto riguarda la dislocazione delle ragazze nella struttura ricettiva presso Colledimezzo, è una sistemazione temporanea per dei lavori di ristrutturazione del convitto femminile in quanto le camere sono state adeguate alle norme anti-covid , inoltre sono una soluzione per garantire un posto in cui dormire a tutti. O sarebbe stato meglio che la scuola se ne fosse lavata le mani e non avesse garantito un posto a tutti? Hanno adottato anche delle agevolazioni sui prezzi se non sbaglio? Non mi sbaglio. Infondo potevano benissimo escludere le ragazze dalla graduatoria ,invece hanno trovato la soluzione migliore in tempo di emergenza per garantire continuità e vita sociale , e data la responsabilità che viene portata sulle spalle da questo istituto ,non bisognerebbe sputarci sopra. Capisco le paure dei genitori, come capisco le paure dei miei ,ma riflettendo su ciò,guardando ogni lato della situazione non credo sia bello scrivere oltre il dovuto e diffamare una scuola cosi gloriosa e rispettata nel MONDO ,per una situazione in cui nessuno di noi si è mai trovato. Buonasera

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