Comprendere il percorso fatto, le difficoltà affrontate, le straordinarie opere realizzate, e quelle ancora da sviluppare che coinvolgono cittadini ed imprenditori capaci di coniugare lo sviluppo socio – ambientale con l’economia del territorio. Dal Veneto all’alto Molise per studiare da vicino il modello Castel del Giudice. E’ stata la mission Aldo D’Achille, sindaco di San Bellino, in provincia di Rovigo, che nei giorni scorsi, nel ‘comune-laboratorio’ molisano, ha incontrato il collega Lino Gentile.
Sul tavolo del confronto le buone pratiche amministrative che hanno portato Castel del Giudice da remoto borgo molisano ai confini con l’Abruzzo, alla ribalta nazionale per una visione lungimirante. Su tutte la fattiva collaborazione tra pubblico e privato che nell’arco di pochi anni ha trasformato stalle in un albergo diffuso d’eccellenza, una ex scuola in Rsa nonché riadattato terreni abbandonati in meleti biologici, oltre ad un apiario di comunità con una filiera commerciale, così come per birra e zafferano.
A supportare il progetto un imprenditore illuminato quale Ermanno D’Andrea che nello statuto della sua società, operante nel settore metalmeccanico, ha previsto l’obbligo di devolvere una quota degli utili in opere di beneficenza e umanitarie. Idee che hanno attirato la curiosità del primo cittadino di San Bellino che vorrebbe intraprendere l’identico percorso nel Polesine, territorio simile al Molise. Nel frattempo a Castel del Giudice in arrivo 20 milioni dal bando sui borghi del Pnrr che valorizzeranno ulteriormente le attività e i progetti del centro di appena 300 anime. In estrema sintesi il comune amministrato dal commercialista Lino Gentile, appartenente all’Associazione ‘Comuni Virtuosi’, continua a fare scuola. Un modello che oggi trova proseliti anche nel nord-est d’Italia. L’arrivo del primo cittadino Aldo D’Achille, oltre a rinsaldare un vecchio legame di amicizia con Gentile, ne è la prova evidente.