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  • Dalle mazzate alle sviolinate, l’inversione a “u” del poeta poggese Tiberio La Rocca

    Un tempo nemici giurati, ora quasi amici, legati dal sottile, ma resistente filo della cultura. Stiamo parlando del sindaco di Poggio Sannita, Pino Orlando, ottimo chitarrista tra l’altro, e del poeta Tiberio La Rocca. Nel recente passato, quest’ultimo, pur vivendo altrove, non ne faceva passare una all’amministrazione in carica.

    In occasione delle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale, ad esempio, non più di due anni fa, proprio La Rocca dichiarò pubblicamente: «Il prossimo sindaco non potrà fare peggio dell’attuale», parlando di Orlando. Poi venne rieletto lo stesso Orlando, che dunque, secondo la previsione del poeta avrebbe dovuto fare peggio di se stesso. E’ seguita successivamente una lunga parentesi di silenzio, durante la quale La Rocca, insolitamente, non ha più bacchettato l’amministrazione in carica, che praticamente era ed è identica alla precedente. E ora addirittura si passa ai ringraziamenti pubblici e alle attestazioni di stima. Il sentore che si tratti della classica “sviolinata” è più che legittimo. Bisogna solo tentare di sapere qual è il motivo di tale eclatante inversione ad “u” rispetto al giudizio sull’amministrazione comunale. Sindaco, vicesindaco e assessori sono rimasti praticamente gli stessi; la gestione amministrativa anche, ma solo che qualche anno fa il giudizio su Pino Orlando e la sua squadra era assolutamente negativo, oggi invece è quasi entusiastico.

    Il sindaco Orlando e il vicesindaco Amicone

    «Riesce davvero difficile, se non impossibile, non classificare come assolutamente deficitario il bilancio dell’amministrazione uscente, risultato carente sotto tutti gli aspetti ed incapace di dare una svolta al paese. Neppure l’ordinaria amministrazione è stata gestita secondo i canoni ottimali» dichiarava alla stampa locale Tiberio La Rocca. Due anni dopo lo stesso mette quasi sul piedistallo l’amministrazione Orlando, sempre quella, tracciando un bilancio delle festività appena trascorse e parlando del clima di Poggio Sannita «come totalmente positivo per quanto riguarda le attività culturali». «Tre belle manifestazioni ed il pieno recupero di una delle tradizioni maggiormente sentite dai caccavonesi, quella del canto durante la messa della Vigilia di Natale, parzialmente mancante da qualche anno» spiega Tiberio La Rocca.

    Durante la presentazione dei libri a Poggio Sannita

    «Due libri di poesia presentati, – di Tamariana Palomba e dello stesso Tiberio La Rocca – un concerto di musiche dedicate al Natale tenutosi nella chiesa di Santa Vittoria ed una manifestazione dedicata alla poesia ed alla musica dialettale hanno segnato le festività». E ancora: «Un generale apprezzamento ed una buona partecipazione di pubblico hanno caratterizzato tutti gli eventi che hanno visto, tra l’altro, la presenza di artisti di spessore quali Sergio Marchetta e studiosi noti al grande pubblico come l’agnonese Domenico Meo». E per finire: «Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato – continua La Rocca – in particolare a Giulio Ricci, Guido Mancini, Paolo Porrone, Giuliano Moauro, all’associazione Prospera per il contributo offerto e all’amministrazione comunale che, anche in questa occasione, non ha fatto mancare il suo apporto». «Un bilancio largamente positivo – chiude Tiberio La Rocca – ed una ulteriore tappa di quel lungo percorso finalizzato a fare di Caccavone un luogo culturalmente vivo».

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