AGNONE – Dopo i tagli alla sanità, all’istruzione e alla viabilità colabrodo arrivano anche i primi problemi di connettività. Torna lo spettro del digital divide e gli imprenditori si scagliano contro il colosso della Telefonia. Dal Caseificio Di Pasquo commentano: «Nel 2016 non è concepibile».
È finita sulla maggior parte dei quotidiani locali la disavventura di Danilo Di Nucci e Salvatore Cerimele, due giovani professionisti che, a pochi mesi dall’apertura del loro studio di fotografia e videoproduzione, hanno scoperto di non poter avere una linea Adsl. Telecom, azienda leader nel mondo della telecomunicazione, non avrebbe più linee disponibili sul territorio, un disservizio che di fatto limita le potenzialità commerciali della neonata startup.
La notizia ha fatto subito il giro dei mass-media locali che hanno prontamente dato voce alla frustrazione dei due giovani imprenditori. A questi si sono uniti i cittadini agnonesi che da mesi lamentano una connessione dalla velocità altalenante.
Un problema, quello del “crollo del segnale” che ha coinvolto anche il Caseificio Di Pasquo, che dal 27 gennaio ha problemi di connettività.
«Usufruiamo quotidianamente della rete, è fondamentale per la nostra attività. La usiamo per la comunicazione interna ma, soprattutto, per stringere nuovi rapporti commerciali e consolidare quelli già avviati» ha dichiarato Debora Di Pasquo (in foto a destra con il padre Lorenzo, titolare dell’omonima azienda), responsabile dei sistemi informatici dell’omonimo caseificio.
«Tutti i giorni scambiamo migliaia di dati con i terminali usati dai nostri collaboratori impiegati nella nostra rete diretta di distribuzione. Rimanere senza connessione vuol dire perdere il contatto con decine di migliaia di clienti e interrompere il costante aggiornamento dei sistemi, uno “scherzetto” che ci crea non pochi problemi. Ad ogni modo non è un problema solo nostro» ha continuato la giovane.
«L’e-commerce, indubbiamente, è la nuova frontiera dei rapporti B2C (vendita diretta al consumatore, ndr) per cui è impensabile ipotizzare una crescita senza l’infrastruttura. In mancanza di nuove connessioni si tagliano le gambe sia alle aziende già presenti ma anche a tutte quelle nuovi realtà che potrebbero affacciarsi sul mercato» spiega Di Pasquo. «Pensiamo alle potenzialità che la rete ci offre anche in termini turistici. Insomma: per farla breve internet è necessario» quindi la richiesta.
«L’Alto Molise è stato addirittura cablato per l’attivazione della fibra ottica. Ci sono tutte le basi per digitalizzare l’intero territorio; non resta che rendere questo progetto concreto. Inutili sono le strumentalizzazioni politiche o le polemiche. Necessario invece è lo sforzo congiunto per abbattere finalmente e definitivamente il digital divide. Un appello va a tutte le istituzioni, ai colleghi imprenditori e alle associazioni di categoria: lasciare soli Danilo e Salvatore nella loro battaglia sarebbe un errore. Cerchiamo di capire, invece, come possiamo aiutarli perché così facendo tuteliamo un diritto della nostra comunità».