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  • Disastro Poste: le copie dell’Eco consegnate con oltre un mese di ritardo

    I  nostri lettori ci segnalano numerosi casi di ritardo, addirittura di un mese, nella consegna del mensile L’Eco.

    In alcune regioni, come l’Umbria, dei casi limite: il numero di febbraio è stato recapitato solo agli inizi di aprile. Un qualcosa di inaccettabile, di cui ci scusiamo con i nostri affezionati abbonati, ma rispetto al quale non abbiamo responsabilità.

    Non abbiamo colpe, perché è evidente che le responsabilità del disagio vanno cercate in Poste Italiane.

    Probabilmente se l’azienda non impiegasse più di due milioni di euro all’anno per lo stipendio del suo amministratore delegato, potrebbe utilizzare quel fiume di denaro per far funzionare meglio il servizio. Ma siamo in Italia, il paese dove si premia, con due milioni di euro, il vertice di un’azienda che si occupa di recapitare la corrispondenza e per trasferire una copia di giornale da Agnone, in Molise, a Perugia, in Umbria, impiega più di trenta giorni. Perché un tale disservizio va premiato. Con due milioni di euro appunto. Complimentoni.

    sarmi

    Ci converrebbe recapitare a mano le copie ai nostri abbonati, se non altro avremmo la possibilità di girare l’Italia. Ma forse sarebbe troppo costoso e dunque, nostro malgrado, dobbiamo continuare a servici del pessimo servizio fornito da Poste Italiane.

    Ovviamente rispetto al problema dei ritardi abbiamo segnalato gli incresciosi e plurimi episodi a chi di competenza, riservandoci altre azioni.

    Intanto agli abbonati che non lo avessero già fatto ricordiamo di rinnovare l’abbonamento. E’ possibile sottoscriverlo mediante versamento sull’Iban del Cenacolo culturale “Camillo Carlomagno”: IT48H0760115600000010401867 oppure comodamente on line su www.ecoaltomolise.net.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

     

     

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