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  • Dissesto idrogeologico: un milione di euro a Belmonte. Di Primio precisa: «Borrelli non ha alcun merito»

    Il sindaco Errico Borrelli non ha alcun merito in riferimento al finanziamento di un milione di euro per gli interventi contro il dissesto idrogeologico di cui è stato beneficiario il Comune di Belmonte del Sannio. Lo precisa, in una nota inviata alla nostra redazione, l’ex assessore ai lavori pubblici Michele Di Primio, in replica ad un articolo apparso su queste colonne nei giorni scorsi.

    L’ex assessore Michele Di Primio

    «L’immagine che verosimilmente si presenta all’occhio del lettore, che spesso non conosce le procedure amministrative, è che, come per magia, l’attuale Giunta comunale di Belmonte del Sannio abbia tirato fuori, improvvisamente, questo finanziamento dal proprio cilindro magico. – spiega Michele Di Primio, stretto collaboratore della ex sindaca Anita Di Primio – Al contrario, il finanziamento non ha nulla a che vedere con la magia trattandosi di una concessione fatta al nostro Comune in virtù di una specifica richiesta inoltrata ai sensi di una legge dello Stato, in questo caso la 145/2018. In virtù di questa legge, infatti qualcuno si è preso la briga di presentare la richiesta del contributo al momento opportuno». L’avvio dell’iter della richiesta di finanziamento risale a quando Di Primio era assessore comunale in carica. «Per spiegare quale sia stato il “momento opportuno”, – continua l’ex amministratore locale – entra in ballo il Decreto del Capo del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero degli Interni, l’unico decreto richiamato nelle premesse della delibera di giunta, il quale illustra l’iter che ha portato al riconoscimento del contributo. In particolare, l’Allegato 3 prova l’esistenza di una richiesta inviata dal Comune di Belmonte del Sannio evidenziando che essa è stata presentata l’8 settembre 2022, peccato però che quest’ultimo dettaglio non venga citato nella delibera, forse per dimenticanza. Alla luce di tutto ciò, possiamo dire che ci troviamo di fronte ad un finanziamento richiesto ed ottenuto ma, si faccia attenzione, non dall’attuale giunta composta da soggetti eletti solo il 15 maggio 2023, quindi materialmente impossibilitati, ma da qualcuno che era in carica nel 2022 e più precisamente l’8 di settembre di quell’anno». «In qualità di assessore ai lavori pubblici avevo seguito personalmente la questione di concerto con il resto della giunta e dell’ufficio tecnico. – aggiunge ancora Di Primio – Ne consegue che, la giunta attuale sta portando avanti esclusivamente un iter avviato in precedenza; atti dovuti quindi, in assenza dei quali il Ministero potrebbe revocare il contributo».

    In fascia tricolore il sindaco Errico Borrelli

    Insomma, il sindaco Borrelli ha ereditato il finanziamento e lo sta semplicemente portando avanti, senza alcun merito secondo la ricostruzione dell’ex assessore Di Primio. La citata legge 145/2018 dispone inoltre che i comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti possano richiedere una somma massima di un milione di euro per i dissesti.

    «Ed è proprio di questo importo che Belmonte ha beneficiato nonostante nessuno lo metta in evidenza. – continua Di Primio – Scendiamo nei particolari: con una semplice operazione matematica se sommiamo i 685.500 euro, di cui abbiamo parlato, ai 314.500 dell’intervento di messa in sicurezza della Strada “Castellana-Serra Carpini”, avviato sempre dalla precedente amministrazione, fanno esattamente un milione di euro, proprio il massimo di cui il Comune di Belmonte poteva beneficiare».

    La precedente amministrazione retta dalla sindaca Anita Di Primio

    E anche in merito a questo ulteriore finanziamento, l’ex assessore ha da puntualizzare: «A proposito del tanto vituperato intervento di “Castellana-Serra Carpini”, circolano delle voci poco veritiere e cioè che sia stato volutamente lasciato fuori dal progetto in questione il tratto stradale situato in località “Vallone La Rocca”. Al netto delle mistificazioni, – va avanti come un treno Di Primio – c’è da precisare che, contrariamente da quanto si dice in giro, era contemplata non solo la sistemazione di quel tratto, ma di tutta la strada “Serre San Martino”, ovverosia dal “Vallone La Rocca”, a confine con Agnone, fino all’intersezione con “Padule Piane”. Ad ogni modo, – chiude il numero due della precedente giunta comunale – è trascorso ormai quasi un anno dall’insediamento e chi ci amministra sta portando avanti prevalentemente questioni iniziate in precedenza. Da circa un anno a questa parte, almeno dal punto di vista dei lavori pubblici, le novità messe in campo sono pressoché nulle».

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