Vasto (Chieti) 17 giugno ’14 – Ricoverato dopo un bagno in mare per aver contratto funghi intestinali. Questa la storia di un bambino di due anni di Vasto (Ch) che sta lottando contro una terribile infezione ormai da una settimana. Tra le ipotetiche cause dell’infezione c’è quella dell’inquinamento del fiume Trigno.
Il papà del piccolo, Stefano Moretti, racconta: “Il 10 giugno ho portato il piccolo al mare, in contrada San Tommaso, nei pressi della foce del Trigno. Senza dubbio ha ingerito dell’acqua, mentre giocava, e in quel momento non ci siamo allarmati. Il giorno seguente ha avuto febbre molto alta e forte dissenteria con evidenti tracce ematiche”. Spaventati, i genitori si sono recati presso il poliambulatorio San Giuseppe di Vasto per degli accertamenti. “Le analisi del sangue hanno subito portato alla luce dei valori molto alterati, con globuli bianchi e ves molto alti e più di dieci volte superiore alla norma – spiega il papà -. Il bambino ora è ovviamente molto debilitato e sotto cure antibiotiche”.
Intanto ieri il piccino è stato ricoverato nel reparto di pediatria di Lanciano e le sue condizioni sono monitorate costantemente. Domani si avranno risultati concreti dopo le ulteriori analisi che sono state effettuate questo pomeriggio. “Spero vivamente che dagli accertamenti non risulti che si tratti dell’inquinamento del Trigno – dichiara Moretti -. lo auguro a coloro che se ne dovranno assumere le responsabilità e che dovranno rispondere delle condizioni di salute di mio figlio, ma soprattutto me lo auguro per tutte quelle persone che potrebbero trovarsi nella stessa situazione”.
Nel frattempo Moretti si è rivolto all’avvocato Domenico Frattura di Lanciano che ha presentato un esposto alla Procura di Larino (Cb). Nell’ esposto viene anche chiesta la pubblicazione dei risultati di prelievi effettuati nel fiume Trigno. Resta ancora da accertare se le condizioni del bambino siano da imputare all’inquinamento del fiume, ma appare improbabile che non vi sia alcuna connessione. Per gli sviluppi occorrerà attendere solo qualche ora.
L’inquinamento del Trigno è vicenda nota. Già agli inizi di giugno prelievi effettuati nell’acqua del fiume dall’ Arta (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente) avevano riscontrato una diffusa presenza di salmonella. La questione era stata portata alla luce dal Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua che aveva denunciato :”E’ un fatto gravissimo, perchè la salmonella appare cronica in questo fiume, visto che era stata ritrovata anche nel 2012. Allora, inspiegabilmente, non vi fu alcun provvedimento d’urgenza da parte delle amministrazioni pubbliche a tutela della salute dei cittadini”. Pochi giorni dopo i sindaci del territorio interessato, l’Alto vastese, emisero ordinanze restrittive rispetto all’uso dell’acqua proveniente da impianti d’irrigazione del consorzio di bonifica per innaffiare le colture.
I commenti sono stati chiusi.