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  • Fondi pubblici negati alla “Pezzata”, Paglione attacca la Regione: «Torna la logica dei figli e figliastri»

    La giunta regionale, con la delibera 184 del 16 aprile scorso, ha approvato il progetto “Molise Roots- Tra conservazione e innovazione” con l’obiettivo di realizzare un ventaglio di eventi e manifestazioni culturali presenti nella nostra regione. La fondazione Molise Cultura, beneficiaria di un finanziamento di 500 mila euro, è “responsabile” della selezione relativa alle feste tradizionali alle quali saranno assegnati i finanziamenti regionali.

    I criteri adottati per la scelta parrebbero tre: il valore storico ed antropologico dell’evento, la storicità dell’appuntamento e la sottoscrizione di accordi e partenariati tra i comuni candidati e gli organismi pubblici e privati.

    «Tra le più svariate tradizioni che potranno ricevere tale finanziamento (in totale diciannove), non viene, però, menzionata “La Pezzata”, la sagra più antica del Molise nonché riconosciuta tra le dieci sagre più importanti d’Italia. – tuona il sindaco di Capracotta, Candido Paglione – Mentre Slow Food pone la giusta attenzione alla nostra antica e duratura manifestazione, in Molise c’è chi fa finta di nulla, addirittura ignorandola. Tale “atto” ci indigna per la superficialità utilizzata e per il modo in cui vengono investiti i fondi pubblici».

    «Non ci resta che pensare che abbiamo fatto un pericoloso passo indietro, ritornando alla logica dei figli e figliastri, alla logica del campanile e della pacca sulla spalla. – attacca Paglione – Parafrasando Nanni Moretti non ci resta che dire: “Continuiamo così, facciamoci del male!”. La Pezzata sopravvivrà ed avrà il successo che ha da decenni, con o senza fondi pubblici, ne sono certo, ma lo sdegno per la mancata considerazione è tanto. E va esternato».

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