Esaltatore di aromi nel vino Sauvignon. Ipotesi di frode alimentare. Scattano i sequestri e le perquisizioni in decine di aziende vitivinicole. E nel mirino dei Nas finisce anche il noto imprenditore originario di Schiavi di Abruzzo, Valentino Cirulli, proprietario delle omonime cantine in Umbria.
Al centro della bufera giudiziaria l’ipotesi che in 17 aziende, tutte sottoposte ieri a perquisizione da parte dei carabinieri del Nas di Udine, sia stato impiegato un esaltatore di aromi non previsto dal disciplinare di produzione di vini Doc.
Il sospetto, codice penale alla mano, si traduce nelle ipotesi di reato di frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine.
Perquisizioni sono state eseguite in numerose aziende del Friuli e anche in due tenute di fuori regione: l’“Azienda vinicola F.lli De Luca”, di Remo De Luca, a Mozzagrogna (Chieti) e la “Castel Rio Società agricola” di Ficulle (Terni), amministrata da Valentino Cirulli, noto imprenditore nel settore del vino e originario di Schiavi di Abruzzo.