AGNONE. Si chiama Gilbert Padula (nella foto insieme alla moglie), ha sangue altomolisano e nel 2006 è risultato uno tra i 25 medici più bravi degli Stati Uniti d’America. Tatiana Capone, la mamma, fisica nucleare di Agnone è emigrata all’epoca della guerra fredda negli States, dove ha lavorato per la Nasa, il papà Gilberto, ingegnere era invece di Pescolanciano.
Radioterapista in una clinica nello stato del Michigan, dove vive con la moglie tedesca e tre fantastici bambini, incontriamo Gilbert, 45 anni, per caso nel centro storico dove possiede una abitazione. Era quella di nonna, Concettina Antonelli, titolare di un emporio lungo corso Garibaldi e dalla quale ha appreso l’italiano e il dialetto che parla e lo fa sorridere. Al fianco dell’inseparabile amico, il maestro musicista Michelino Marcovecchio, Gilbert rimarca subito un aspetto che negli Usa è merce rara. Cioè il rapporto con la gente.
“Ogni anno non vedo l’ora che arrivi il mese di agosto per tornare in Italia, ad Agnone dove vengo accolto con enorme calore”. Attestati, parole semplici da parte di vicini di casa e gente comune incontrata per strada che per Gil, numerose pubblicazioni internazionali mediche all’attivo, sono di una straordinarietà unica. “Ognuno ti ferma, ti saluta, vuole sapere come va, che si fa dall’altra parte del mondo – ci dice – è bellissimo, amo tutto ciò, forse perché in America non accade. E poi la cucina, le bellezze architettoniche, le chiese i musei, avete un patrimonio immenso che tutto il mondo vi invidia, sfruttatelo”.
Parola di Gil, uno dei 25 medici più bravi degli States.