CELENZA SUL TRIGNO – Basta una mela al giorno e si toglie la guardia medica di torno. La soppressione della Guardia Medica, in un comune come Celenza Sul Trigno, distante molti Km dalle altre due guardie mediche (Palmoli e Carunchio) e dagli altri presidi sanitari, sta sollevando forti reazioni in paese e anche nei comuni limitrofi. I cittadini che si sono riuniti nel comitato “Terremoto Civico” sono, fortemente preoccupati ed amareggiati per il sistematico taglio dei servizi che penalizza sempre e solo le aree interne del vastese. In questo lembo di terra Abruzzese, negli anni hanno tagliato scuole, trasporti, le strade sono un colabrodo e ora si taglia la sanità locale. Si è iniziato con la chiusura dell’ospedale di Gissi e ora si prosegue con la chiusura delle guardie Mediche e del servizio di medicina pediatrica mentre il servizio ambulanza è presente H12 ed è senza medico a bordo. Tutti questi tagli, per il territorio dell’alto vastese significano mancanza di servizi e mancanza di punti di riferimento per i cittadini che vi abitano. Si rende conto la politica Abruzzese, che servizi come la scuola, la sanità e i trasporti sono fondamentali per i piccoli comuni? Le guardie mediche fungono da filtro per il pronto soccorso dell’ospedale. Se c’è da far quadrare i conti invece di tagliare i servizi dei piccoli comuni, bisogna tagliare altrove, iniziando dai veri sprechi della politica e per una volta si lascino stare “i servizi di prima necessità”… La verità è che siamo di fronte ad uno smantellamento completo dei servizi nei piccoli comuni. E allora dal comitato civico, rivolgono un appello accorato a tutti i cittadini del vastese: oggi è toccato a Celenza Sul Trigno, ma domani non sappiamo a chi potrà toccare. Allora, dobbiamo far sentire uniti la nostra voce.
Daniele Leone