Stesso problema, la soppressione delle guardie mediche; stessa risoluzione finalizzata a salvarle, presentata dal M5S; ma votazioni diverse: una bocciata, quella relativa all’Alto Vastese, l’altra approvata, quella che interessa l’Aquilano.
Due pesi e due misure. La Regione Abruzzo fa figli e figliastri, trattando in maniera differente i cittadini che abitano l’Alto Vastese rispetto a quelli che risiedono nell’Aquilano.
Con l’approvazione a maggioranza della risoluzione Smargiassi il Movimento 5 stelle è riuscito ad evitare, nei giorni scorsi, la chiusura delle guardie mediche nell’Aquilano in particolare nei paesi di Introdacqua, Pettorano Sul Gizio, Roccapia, Pacentro, Cansano, e Campo Di Giove.
La cosa singolare è che la risoluzione per l’Aquilano altro non è che il “copia incolla” di quella presentata sempre dal consigliere Pietro Smargiassi, nei mesi scorsi, per le guardie mediche dell’Alto Vastese, di Celenza sul Trigno in particolare. Lo stesso Smargiassi lo ha sottolineato nel corso dell’incontro con i cittadini di Celenza sul Trigno nei giorni scorsi.
In quell’occasione, con la risoluzione per l’Alto Vastese, il consiglio regionale guidato dal centrosinistra bocciò la risoluzione Smargiassi. Solo il giorno precedente D’Alfonso, a Celenza, prima di saltare in auto con due ventricine al seguito, aveva promesso che avrebbe fatto in modo di salvare la sede locale della guardia medica. Promessa smentita clamorosamente dai fatti del giorno dopo.
Evidentemente per il governatore Luciano D’Alfonso e il suo assessore alla sanità Silvio Paolucci il diritto alla salute e ad avere un medico sul territorio non vale allo stesso modo per tutti gli abruzzesi indistintamente. Gli aquilani hanno diritto alla guardia medica, i cittadini dell’Alto Vastese no. Misteri della politica abruzzese.
E questo nonostante l’art. 97 della costituzione prescriva, tra l’altro che “I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”.
Buon andamento e imparzialità, già, ma siamo sicuri che il governatore parolaio D’Alfonso avrà una spiegazione convincente, sorretta da colte citazioni filosofiche, anche per questa evidente discriminazione e ingiustizia. Magari, se ritiene, ci faccia sapere…
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
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