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  • Guardie mediche, Febbo: «La retromarcia della Asl smaschera il pasticcio del centrosinistra»

    Guardie Mediche, Febbo: la retromarcia della Asl smaschera clamorosamente la confusione e il pasticcio del centrosinistra.

    “Come volevasi dimostrare questo Governo regionale non solo continua ad alimentare confusione nei territori e preoccupazione tra gli utenti ma addirittura si contraddice palesemente nei fatti. Infatti, la clamorosa marcia indietro, annunciata dal dirigente ASL Pasquale Flacco, di non procedere più alla sospensione dal primo dicembre dei 6 presidi di guardie mediche in altrettanti centri importanti della Provincia di Chieti è una chiara dimostrazione della confusione su cui si fonda l’organizzazione della rete sanitaria emergenza-urgenza pensata dall’assessore Silvio Paolucci e dal Presidente Luciano D’Alfonso”.febbo in aula

    Queste le dichiarazioni del Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, sulla vicenda delle Guardie mediche di Scerni, Cupello, San Vito Chietino, Quadri, Palena e Celenza sul Trigno.

    “Solo due settimane fa – continua Febbo – avevo allertato l’assessore alla Sanità Silvio Paolucci che con la chiusura di quei specifici Presidi sanitari si sarebbero causati solo gravi disagi e confusione visto che, ad oggi, manca ancora una organizzazione territoriale completa ed efficiente. Nello specifico mi risulta che il corso/concorso di formazione per i medici paolucciche devono essere a bordo delle auto mediche attivate (118) nelle zone interne è ancora in alto mare e prima del 2016 il servizio non sarà totalmente attivo e funzionante. Come l’altro grave errore è stata la riduzione delle ore di apertura del Pronto Soccorso presso il presidio ospedaliero di Gissi dove solo grazie alla sentenza del Tar oggi continua ad essere operativo 24H. Pertanto invito l’assessore Paolucci – conclude Febbo – a svolgere una programmazione seria che tenga conto delle peculiarità e delle vere esigenze di ogni territorio prima di procedere a decisioni fatte solo ed esclusivamente di tagli”.

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