Il Molise non è solo una regione di montagne e borghi sospesi nel tempo: è anche una terra che, pur con dimensioni ridotte, ha saputo forgiare calciatori di grande carattere. In un panorama dove i centri sportivi delle metropoli monopolizzano il talento, da queste zone sono nati giocatori che hanno saputo farsi strada con lavoro, orgoglio e una buona dose di resilienza. Pochi, sì, ma capaci di lasciare un segno vero.
Mirco Antenucci, la bandiera silenziosa del gol
Tra i volti più noti del calcio molisano c’è senza dubbio Mirco Antenucci, nato a Termoli nel 1984. Dopo un inizio di carriera tra Ascoli e Venezia, è con la SPAL che diventa simbolo di una rinascita calcistica: trascina i ferraresi fino alla Serie A e segna gol pesanti anche nella massima serie.
Nel suo percorso ci sono dedizione, sacrificio e una professionalità rara. Non è mai stato un personaggio da copertina, ma un uomo-squadra, un attaccante moderno capace di far convivere leadership e umiltà. Dopo la parentesi all’estero con il Leeds United e il ritorno in Italia, ha chiuso la carriera da protagonista nelle serie minori, rimanendo fino all’ultimo un punto di riferimento nello spogliatoio.
Luigino Pasciullo, il difensore che sfiorò l’Europa
Nato a Montemitro, Luigino Pasciullo è stato uno dei rari molisani capaci di imporsi in Serie A negli anni Ottanta. Cresciuto nel Campobasso, ha poi vestito le maglie di Empoli e soprattutto dell’Atalanta, con cui ha disputato anche una storica coppa europea. Giocatore di grande senso tattico e temperamento, rappresenta uno dei simboli più autentici del calcio operaio del suo tempo.
Le cronache lo ricordano come un leader silenzioso, un uomo che non aveva bisogno di alzare la voce per farsi rispettare, incarnando quello spirito ruvido e sincero che il Molise sembra trasmettere ai suoi migliori interpreti sportivi.
Nicola D’Ottavio, l’attaccante che sognò in grande
Da Agnone arriva Nicola D’Ottavio, punta prolifica e istintiva che ha attraversato i campionati di Serie B e C con il fiuto del gol dei veri centravanti. Un passaggio all’Hellas Verona gli permise anche di assaporare la Serie A sul finire degli anni Settanta, prima di costruirsi una carriera solida nelle serie minori.
D’Ottavio rappresenta quella categoria di calciatori che, pur non finendo mai stabilmente nei titoli dei quotidiani nazionali, hanno portato in alto il nome del Molise nei campi di provincia, con la fame di chi vuole emergere a ogni partita.
Siro D’Alessandro, il motorino del centrocampo
Campobassano purosangue, Siro D’Alessandro è stato un centrocampista di corsa e intelligenza tattica, protagonista tra gli anni Settanta e Ottanta. Ha vestito le maglie di Pisa, Pescara e Cagliari, ma nella memoria dei tifosi resta anche quella presenza in Serie A con il Napoli, la sera di Santo Stefano del 1971.
Giocatore concreto, capace di abbinare quantità e senso della posizione, è un nome spesso citato dagli appassionati più attenti come esempio di professionalità molisana ante litteram.
Gennaro Borrelli, la nuova generazione
L’attualità si chiama Gennaro Borrelli. Nato a Campobasso nel 2000, cresciuto nel vivaio del Pescara, è uno dei pochi calciatori molisani rimasti più o meno stabilmente nel giro della Serie A. Dopo le esperienze a Frosinone e Brescia, nel 2025 è approdato al Cagliari con l’ambizione di imporsi definitivamente nel massimo campionato, riuscendo anche a segnare – contro l’Udinese – il suo primo gol in Serie A.
Alto quasi due metri, Borrelli è un attaccante che unisce potenza e tecnica, ma soprattutto un simbolo per i giovani della sua terra: la prova che anche da un piccolo centro può partire una carriera importante.
Il Campobasso come cuore del calcio regionale
Nessuna storia calcistica molisana può prescindere dal Campobasso Calcio, che negli anni Ottanta visse una favola straordinaria in Serie B, sfiorando la massima serie. Quella squadra, diventata leggendaria per l’intera regione, fu il trampolino di lancio per molti talenti locali e un punto di riferimento per le generazioni successive.
Oggi il club, allenato dall’ex Lazio e Fiorentina Luciano Zauri, ha ritrovato stabilità e ambizioni, mantenendo vivo quel legame con il territorio che è sempre stato la sua forza più autentica.
Il calcio nell’ambito delle scommesse sportive
Nell’era dei dati, delle statistiche e dei numeri che raccontano ogni aspetto del gioco, anche il mondo delle quote è diventato una parte del linguaggio sportivo contemporaneo. Non è un caso che i comparatori di quote permettano di analizzare come cambiano le valutazioni sul rendimento delle squadre o sulle prestazioni individuali, offrendo un punto di vista dall’osservatorio di vari portali a tema.
Ma non solo: i comparatori di quote sono strumenti informativi importanti anche per venire a conoscenza di promozioni e offerte come bonus scommesse senza deposito, così come per restare informati sui pronostici aggiornati delle partite.