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  • Il cluster di Agnone si spegne, Saia: «Oltre seicento dosi in pochi giorni»

    «Sabato sera siamo tornati a respirare aria di normalità con una bellissima serata al Teatro Italo Argentino. Un grande segno di ripartenza che fa ben sperare e che mostra i frutti della campagna vaccinale in corso. Negli ultimi giorni, infatti, ad Agnone sono stati somministrati oltre 600 vaccini». Inizia così l’ormai consueto report settimanale del sindaco Daniele Saia in merito all’evoluzione della situazione pandemica sul territorio comunale e dell’Alto Molise più in generale.

    «Ormai da due settimane stiamo monitorando e circoscrivendo un piccolo focolaio di contagi scoppiato in città. – ha spiegato il primo cittadino – Dopo aver toccato la punta massima di sedici contagi, ad oggi abbiamo invece solo nove positivi ad Agnone. Sette persone sono guarite e sono state riammesse nella società. Stiamo monitorando bene questo piccolo cluster, la situazione appare sotto controllo e speriamo che nei prossimi giorni si vada verso l’azzeramento dei contagi, in modo da tornare Comune Covid free come anche il resto della regione Molise. Sarà questo il prerequisito per poter mettere in campo delle azioni di marketing territoriale al fine di attrarre turisti in Alto Molise nel corso dell’estate ormai imminente. Proprio per questo motivo stiamo continuando e anche accelerando la campagna vaccinale. Nel corso del fine settimana appena trascorso sono state effettuate oltre seicento inoculazioni. Si continuerà anche venerdì, sabato e domenica prossimi, con oltre seicento vaccini. In questi giorni stiamo vaccinando per persone che rientrano nelle fasce di età tra i cinquanta e i sessanta anni. Vogliamo proseguire in modo rapido anche scendendo di fascia di età, – auspica il sindaco Saia – in modo da avere su tutto il territorio altomolisano una gran parte della popolazione che abbia ricevuto almeno la prima dose di vaccino».

    Passando poi ad altro argomento, il primo cittadino ha commentato la riapertura della stagione teatrale. Perché la cultura che riparte simboleggia la stessa vita che comincia a riprendere la sua normalità. «Grazie agli ultimi Dpcm che hanno consentito la riapertura di alcune attività, – ha spiegato Saia – abbiamo colto subito la palla al balzo per ripartire con il teatro, perché siamo fortemente convinti che la cultura sia uno degli elementi che possa ridare prospettiva al nostro territorio. E lo abbiamo fatto coinvolgendo tutti i Comuni di zona, incentrando la manifestazione sulla celebrazione e la riscoperta dei riti del fuoco dell’Alto Molise. Un primo passo, questo, che vedrà sviluppare, nei prossimi anni, dei progetti specifici sugli eventi legati al fuoco, in grado di attrarre persone da tutta Italia e che ovviamente culmineranno con la ‘Ndocciata. Siamo molto soddisfatti della serata culturale di sabato sera, è davvero un inizio di normalità e vogliamo ringraziare di cuore gli organizzatori, i sindaci dell’Alto Molise che hanno presenziato all’evento e il vasto pubblico che anche on line ha seguito la serata. E’ questo lo spirito giusto che ci deve caratterizzare per tutte quelle azioni e quei progetti che verranno messi in campo nell’immediato futuro e fin nei prossimi anni e che speriamo possano invertire i trend negativi di marginalità degli ultimi anni».

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