• News
  • Incendio a Venafro, la Forestale: «Rogo di chiara origine dolosa»

    Venafro – Secondo giorno di attività per gli uomini del CFS che dalle prime luci dell’alba sono impegnati a contrastare il grande incendio che si è sviluppato in località “Costa Rossa” nel comune di Venafro. L’incendio ha percorso pascoli, cespugliati e boschi degradati per una superficie complessiva considerevole, ma fortunatamente essendo un’area molto impervia, causa le pendenze elevatissime, non sono state danneggiate cose e persone.

    Anche oggi sono all’opera i mezzi aerei della Protezione civile nazionale, che rappresentano l’unico strumento che può essere impiegato per contrastare le fiamme, giacché l’inaccessibilità dei luoghi e la presenza di residuati bellici inesplosi e sepolti nel terreno non consentono di impiegare le squadre a terra.
    Le condizioni meteo oggi sono più favorevoli di ieri: si hanno infatti temperature più basse grazie al cielo coperto da nubi. Ciò rappresenta un fattore che contrasta la propagazione dell’incendio, ma è sempre importante monitorare la situazione che in breve tempo può andare incontro a una evoluzione repentina, sia verso un miglioramento sia verso un peggioramento.
    All’attualità, ad ogni buon conto, la situazione appare soddisfacente perché i fronti del fuoco non presentato quasi più fiamme vive e sul posto opera uno solo dei due Canadair che sono giunti al mattino, sotto la direzione del personale a terra del Corpo Forestale dello Stato.
    Dagli accertamenti svolti sul posto si è potuto individuare il luogo e le modalità di innesco dell’incendio, certamente doloso, nel cui merito sono comunque in corso indagini per individuare i responsabili.
    Si è trattato di un incendio divampato in un periodo davvero insolito visto che siamo agli inizi della primavera, e per questo motivo il Comando provinciale di Isernia assicura che saranno potenziati i servizi di controllo territoriale nell’area, anche negli orari notturni, per dissuadere malintenzionati e per arrestare eventuali incendiari colti sul fatto.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.