PESCOLANCIANO – Il Prefetto di Isernia ha presieduto stamani una riunione di coordinamento delle Forze di Polizia convocata per approfondire i fatti accaduti nei giorni scorsi a Pescolanciano, ove si era diffusa la notizia della prossima apertura di un centro di accoglienza temporanea per richiedenti asilo.
Nel corso dell’incontro, è emerso innanzitutto che i due accadimenti non hanno precedenti nella storia del comune di Pescolanciano che, dai dati in possesso delle Forze di Polizia, risulta essere uno dei comuni più sicuri della provincia di Isernia, con un trend dei reati addirittura in diminuzione nel biennio 2017/2018 rispetto agli anni precedenti.
Inoltre, come sempre avviene nell’imminenza dell’apertura di nuovi centri di accoglienza, l’immobile è stato oggetto di un sopralluogo da parte del collegio ispettivo coordinato dalla Prefettura (di cui fanno parte anche il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, l’ASREM e l’Ispettorato del Lavoro) per la verifica preventiva dell’idoneità, all’esito del quale è emersa la necessità di eseguire alcuni lavori per adeguarlo alle esigenze dei richiedenti asilo, per cui è stata proprio la Prefettura ad individuare delle criticità che avrebbero dovuto essere superate per consentirne l’apertura.
Il comune è stato informato dell’esito del sopralluogo e, dunque, l’Amministrazione era perfettamente a conoscenza del fatto che il centro non solo non era prossimo all’attivazione, ma probabilmente non sarebbe neppure stato aperto in mancanza delle condizioni necessarie.
Tutti questi aspetti sono stati esaminati nella riunione di oggi, alla quale è stato invitato a partecipare anche il Sindaco di Pescolanciano, il quale è stato ampiamente rassicurato sul fatto che le Istituzioni non hanno mai abbandonato né il comune in questione né gli altri comuni della provincia, specialmente nella gestione di temi così delicati come quello dell’immigrazione.
All’esito dell’incontro è stata condivisa la necessità di intensificare i controlli delle Forze di Polizia nel territorio di Pescolanciano, soprattutto per evitare che i recenti accadimenti possano essere oggetto di strumentalizzazione o divenire il pretesto per la commissione di reati.
Incendio al centro profughi di Pescolanciano, la Prefettura: «Lo stabile non era a norma, non era prossimo all’apertura»
Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.