Contrasto all’indebita percezione del reddito di cittadinanza, i carabinieri della stazione di Miglianico hanno individuato e denunciato alla Procura della Repubblica di Chieti tre giovani romene. Le indagini svolte in collaborazione con il Nucleo Ispettorato Carabinieri di Chieti hanno permesso di accertare che le tre donne, di cui due gravate da diversi precedenti, sono legate da vincoli di parentela, vivono nello stesso stabile, hanno uno stato di famiglia composto da undici persone che comprende i figli e mariti/compagni con cui sono impegnate nella raccolta di rottami ferrosi.
Per ottenere il beneficio hanno compilato la dichiarazione sostitutiva unica con dati falsi circa l’esatta residenza e composizione del nucleo familiare ed hanno omesso di dichiarare che sono proprietarie di tre automobili e due furgoni. In più di un anno hanno sottratto alle casse dell’erario risorse per oltre 20 mila euro, che dovranno restituire, mentre l’INPS di Chieti ha revocato il beneficio in tempi rapidissimi. Le indagini dei carabinieri di Miglianico proseguono per accertare se hanno beneficiato, illegalmente, di ulteriori sussidi.