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  • La Rocca: «Poggio Sannita lacerata da un conflitto sociale mai risolto»

    Una lettera aperta al sindaco, appena rieletto, di Poggio Sannita, Giuseppe Orlando, arriva dal noto poeta Tiberio La Rocca.

    Tiberio La Rocca

    «Egregio Signor Sindaco, ora che le urne hanno dato il loro – inappellabile – responso premiando la compagine da Lei capeggiata, ritengo utile intervenire per esprimere il mio pensiero in merito alle linee programmatiche dei prossimi cinque anni di amministrazione. Nel corso della campagna elettorale appena conclusa, ho avuto modo di venire a conoscenza di quello che si intende fare nel prossimo quinquennio e rispetto a questo posso solo formulare l’auspicio che tutto ciò si realizzi. Mi permetto però di suggerirle ciò che, a mio modesto avviso, andrebbe affrontato ancora prima di lavorare alla realizzazione dei progetti illustrati e che chiama in causa aspetti legati al contesto sociale ed al rapporto tra amministrazione e cittadini. A Poggio Sannita permane – anche perché spesso alimentato da comportamenti poco edificanti – un conflitto sociale mai risolto del tutto. Sappiamo bene perché è nato e come nel corso degli anni, ha continuato ad alimentarsi e a trovare spazio. Un significativo esempio di questo modo di fare, è stata la continua demonizzazione di chi spesso si è trovato ad esprimere un giudizio negativo sull’operato dell’amministrazione. Lavorare per affrontarlo e risolverlo del tutto – credo – debba costituire la priorità assoluta di questa amministrazione. Un paese ha bisogno di serenità e di tranquillità, ed è compito precipuo dell’amministrazione impegnarsi per garantirle.

    Il secondo problema investe – invece – il rapporto diretto tra amministrazione e cittadini che spesso hanno lamentato un sensibile, marcato distacco, dagli amministratori. Se è vero che per alcuni è sufficiente l’espressione del voto lasciando poi agli eletti il compito di amministrare, è altrettanto vero che un’amministrazione non può rinunciare all’apporto dei cittadini, di tutti i cittadini. Un patto di stretta collaborazione si palesa necessario e confido in una serena presa di coscienza che porti nel prossimo futuro a stabilire forme di partecipazione, senza preclusioni e senza pregiudizi. Sfide ed appuntamenti importanti attendono il nostro paese ed è bene condividere gli obiettivi, il modo di operare ed il percorso per raggiungerli. Un cordiale saluto ed un augurio di buon lavoro a tutti gli amministratori».

    Tiberio La Rocca

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