AGNONE – “Il laboratorio Analisi del San Francesco Caracciolo è vivo e continua ad offrire un servizio di altissima professionalità grazie al suo qualificato personale. Gli esami che si possono effettuare, restano gli stessi di sempre e chiunque ha bisogno può recarsi nelle ore stabilite per consegnare o ritirare i risultati delle analisi”.
E’ quanto precisa il responsabile del laboratorio Analisi dell’ospedale di Agnone, Renato Meo che butta acqua sul fuoco sulle polemiche sollevate all’indomani della notizia che vorrebbe la trasformazione del laboratorio in punto prelievo.
“Non bisogna creare allarmismi tra l’utenza che ha necessità di rivolgersi al nostro presidio – afferma ancora Meo – Al momento posso dire che il laboratorio Analisi di Agnone continua nella sua opera come fatto egregiamente fino ad oggi. Nessun servizio o esame è stato abolito”.
Se da un lato le parole di Meo rispecchiano in pieno quanto attualmente si verifica al Caracciolo, il rovescio della medaglia è rappresentato dal decreto 11 del 20 febbraio scorso a firma del commissario alla Sanità, Paolo Frattura che prevede la trasformazione del laboratorio Analisi in punto prelievo. Solo questione di tempo o ci sarà una retromarcia da parte della Asrem in considerazione dell’ottimo lavoro del personale e degli accessi (1500 al mese, ndr) che si registrano presso il laboratorio agnonese?