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  • Lavoro nero, alcol a minori e droga nel locale: scatta la sospensione della licenza per una attività del Chietino

    La Polizia di Stato ha notificato il provvedimento amministrativo ai sensi dell’art.100 TULPS, emesso dal Questore della Provincia di Chieti, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, di sospensione per quindici giorni della licenza di un locale di Lanciano. L’attività è la diretta conseguenza dei servizi di controllo amministrativo congiunti fortemente voluti dal Questore e condivisi dal Prefetto della Provincia di Chieti a seguito di apposite riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

    La suddetta attività ha preso avvio dalla proposta formulata dal Commissariato di P.S. di Lanciano che lo scorso ottobre aveva deferito in stato di libertà alcune persone, con pregiudizi di polizia, resesi responsabili di lesioni personali nei confronti di una donna per una rissa avvenuta nel parcheggio di un esercizio pubblico della città frentana.

    Una successiva ispezione operata all’inizio del mese di novembre dalla Squadra Amministrativa della Questura e del Commissariato con l’ausilio della Squadra Cinofili della Questura di Pescara, dell’Ispettorato del Lavoro e della ASL Lanciano-Vasto Chieti, ha consentito di rilevare numerose irregolarità da parte dell’esercente: rinvenimento all’interno e all’esterno del locale di diverse dosi di sostanza stupefacente; somministrazione di bevande alcoliche – anche oltre l’orario consentito – a minori, uno dei quali trasportato in Pronto Soccorso per intossicazione alcolemica; diverse violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; lavoro in nero – anche di minori.

    A seguito delle gravissime violazioni riscontrate, l’Ispettorato del Lavoro quella notte stessa ha sospeso l’attività prescrivendo l’adeguamento del locale, denunciando l’esercente per i fatti penalmente rilevanti.
    Inoltre, sono state comminate diverse sanzioni per un importo superiore ai mille euro.

    Nel provvedimento del Questore è stigmatizzato, oltre alla sequela di comportamenti illeciti tenuti in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro e in frode all’erario impiegando manodopera non regolarmente assunta, il rinvenimento di sostanza stupefacente e la mancata diligenza e vigilanza da parte del gestore nell’accertamento dell’età dei consumatori e della predisposizione delle misure organizzative necessarie per evitare la somministrazione di bevande alcoliche a minorenni.

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