Questa mattina si è tenuta una semplice ma bella iniziativa a Pescopennataro che ha visto come protagonisti gli anziani del posto, in gran parte donne, riuniti presso i locali del Centro Diurno per riflettere insieme sulla preziosa ed efficace esperienza di solidarietà sociale giunta alla quarta annualità. Durante i sei mesi invernali, grazie alla collaborazione di un nucleo di volontari, di giovani impegnati nel servizio civile, del medico del posto, Dott. Michele Notario, di Don Antonio Iacovetta che compirà 90 anni il prossimo 12 dicembre e che da 64 anni è il Parroco del paese, agli amministratori locali e alla cooperativa C.A.S.I., gli anziani di Pescopennataro si ritrovano dalle 10.00 alle 16.30 presso il Centro Diurno dove socializzano, si aiutano reciprocamente, promuovono eventi e svolgono attività ricreative, rompendo l’assillo della solitudine e aspettando insieme il ritorno della stagione primaverile quando il paese torna a riempirsi dei parenti e dei migranti che rientrano e restituiscono dinamismo alla comunità locale.
Per l’avvio delle attività del Centro Diurno è stato programmato un incontro dove ciascuno ha portato i suoi spunti di riflessione con schiettezza e concretezza. Personalmente ho ringraziato l’intera comunità per l’ospitalità e l’accoglienza soffermandomi sul valore della solidarietà e della socialità, sul rispetto che si deve ad una generazione che con forti sacrifici ha costruito il Molise di oggi e alla necessità di riscoprire il rilievo dei nostri borghi, degli antichi mestieri e dell’artigianato e delle potenzialità di territori straordinari come quelli del Molise Altissimo.
Ho preso atto che a quelle donne è stato sufficiente il pretesto dell’incontro di questa mattina per inventarsi un’occasione ricreativa dove ognuna di loro ha voluto dare sfoggio di un proprio saper fare creando dal nulla una manifestazione preziosa che solo la genuinità e l’intraprendenza delle nostre donne anziane sanno regalarci.
Ho raccolto le sollecitazioni del Medico di Medicina Generale che ha individuato una modalità per migliorare l’assistenza sanitaria sul territorio senza accentuare la spesa ma contenendo i costi, e ho formulato gli auguri al parroco e ai volontari che hanno saputo dedicarsi alle persone più deboli con abnegazione encomiabile.
Il Molise vero è questo, semplice, concreto, sobrio e pieno di gente generosa e solidale.
Michele Petraroia