I piccoli comuni sono già moribondi e l’Istat dà il colpo finale. Sono infatti numerose le amministrazioni che in questi giorni stanno ricevendo dall’Istituto Nazionale di statistica multe salate per aver omesso di fornire i dati richiesti in relazione alla rilevazione statistica sui permessi di costruire del 2013.
«Il motivo? – spiega il presidente dell’Anci Molise, Pompilio Sciulli – Non aver comunicato informazioni per le mensilità “nulle”, ossia quelle in cui non erano stati rilasciati permessi. I casi accaduti sono emblematici dell’atteggiamento vessatorio che lo Stato ha nei confronti dei piccoli comuni, visti ormai solo come un costo inutile da tagliare. Negli ultimi cinque anni si è bloccato il turnover del personale, sono stati tagliati i trasferimenti per un importo pari a 204 euro per abitante, ma contemporaneamente venivano emanati più di 60 provvedimenti che trasferiscono ai mini-enti nuove funzioni, competenze e adempimenti per la maggior parte di nessuna utilità (dal Dup ai Piani anticorruzione, dai Piani trasparenza alla programmazione delle performance). Ecco perché le sanzioni dell’Istat diventano uno sfregio all’impegno profuso dai dipendenti dei piccoli comuni. Il sottoscritto, viste le numerose richieste pervenute da molti Sindaci molisani, insieme ad altri Presidenti Regionali dell’Anci, ha scritto alla direzione generale dell’Istat per chiedere all’Istituto un ripensamento anche al fine di evitare uno spiacevole contenzioso tra enti pubblici. Pertanto, si chiede un intervento dei Prefetti della Provincia di Campobasso ed Isernia, teso a favorire un provvedimento specifico dell’ISTAT diretto a consentire una riapertura dei temini nei confronti dei Comuni che, per cause di forza maggiore, hanno ritardato di fornire i dati richiesti in relazione alla rilevazione statistica sui permessi di costruire del 2013».
L’Istat multa i Comuni, Sciulli sbotta: «E’ il colmo, intervengano i Prefetti»
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