SCHIAVI DI ABRUZZO – Lo spettro di Brocken fotografato a Schiavi spopola su “L’abruzzese fuori sede”.
La comunità virtuale ironizza in dialetto abruzzese sulla strana foto realizzata in località Lago di Fano.
Riportiamo, di seguito, il post pubblicato oggi pomeriggio sulla cliccatissima pagina Facebook de “L’abruzzese fuori sede”
Allora il compare Luca Ninni ha scattato questa foto a SCHIAVI D’ABRUZZO (CH) la settimana scorsa: apriti cielo. La foto è diventata virale, è stata frecata in tutto il mondo, in molti c’hanno visto la Madonna, San Capriele, lu porch che n’arvè, Paolo Brosio, San Ceppato ecc. Praticamente mo qualcuno vorrebbe fare di Schiavi d’Abruzzo la nuova Medjugorje agricola: #shafinitelumonne. Come riportato dal portale “ScienzeNotizie“, però: “L’immagine riprende un fenomeno molto raro, ma noto agli appassionati dell’alta montagna. Si tratta dello spettro di Brocken, un effetto ottico prodotto solo in determinate condizioni, spesso a quote elevate. In pratica è un fenomeno prodotto dalla luce riflessa verso la sua fonte da una nuvola di goccioline d’acqua di dimensioni uniformi. In simili condizioni si crea un’illusione di ingrandimento dell’ombra dell’osservatore. Lo spettro di Brocken si verifica quando il Sole si trova in basso, la montagna su cui si trova l’osservatore è circondata da nuvole e risulta visibile in direzione opposta al Sole”. Nzomme: niente miracolo, soltanto una foto fregna di un raro evento… che però mo dovrebbe quantomeno cambiare nome: non più “Spettro di Brocken” (località in Germania in cui spesso si verifica il fenomeno) ma: PANTAFICA DI SCHIAVI D’ABRUZZO. #nolemattità