(ANSA) – TERMOLI (CAMPOBASSO), 5 AGO – In flessione del 30%, a Termoli, il turismo balneare. È il primo bilancio dell’estate 2016 del Presidente di Fiba Confesercenti Molise, Pietro D’Andrea. La città adriatica, secondo D’Andrea, e’ interessata da un fenomeno turistico molto limitato a causa del meteo, molto “ballerino”, e della questione collegata al depuratore e divieto di balneazione che ha interessato il lungomare nord in particolare. “Ci auguriamo che almeno ad agosto con il rientro delle famiglie che vivono all’estero, di poter recuperare quanto perso a giugno e luglio” ha detto sottolinenando invece in modo positivo l’iniziativa dell’amministrazione del prolungamento dell’orario di apertura delle strutture di ricezione turistica fino alle 2. “Auspichiamo una collaborazione più stringente con le amministrazioni rivolto agli operatori non solo turistico balneari ma di ricettività turistica – ha detto – affinché si possa costruire insieme un’industria che mira all’accoglienza e alla soddisfazione del soggiorno a tutti i livelli”.
Su tre campionamenti eseguiti lungo le coste molisane da Goletta Verde, in corrispondenza delle foci di fiumi e degli scarichi di depuratori, due risultano fuori dai limiti di legge e, di questi, la foce del Biferno è “fortemente inquinata”. È l’esito del monitoraggio effettuato in Molise da Legambiente, sbarcata ieri nel porto della città nell’ambito della campagna di monitoraggio sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. I risultati sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi sull’imbarcazione di Goletta Verde. A parlare Manuela Cardarelli, presidente Legambiente Molise, Angelo Sanzò, Direttivo Legambiente Molise, Rossella Muroni, presidente Legambiente e Katiuscia Eroe, portavoce. I prelievi e le analisi sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente il 25 luglio.