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  • Masterplan Abruzzo, Marchese: «Il Vastese ancora una volta penalizzato»

    Masterplan Abruzzo, Marchese: «Vastese ancora una volta penalizzato».

    L’ex sindaco di San Salvo (primo a sinistra nella foto di repertorio, ndr), da sinistra, critica le ripartizione di fondi operata dalla giunta D’Alfonso.

    Riceviamo e pubblichiamo da Gabriele Marchese:

    «La giunta regionale in data 22 dicembre ha approvato il “Masterplan Abruzzo-Patto per il Sud“, strumento predisposto dal Governo nazionale per rilanciare la crescita e lo sviluppo. Tale strumento, a breve sarà approvato in via definitiva e ha lo scopo di utilizzare al meglio i fondi di cui dispone, circa 900 milioni di euro. L’obiettivo è quello di rilanciare economicamente il territorio regionale, per dare spazio a nuove idee progettuali che siano in grado di creare nuova imprenditorialità, per un riposizionamento strategico dell’economia abruzzese, con la realizzazione di specifici interventi necessari per la infrastrutturazione del territorio, la riqualificazione delle arre industriali, e ogni azione funzionale allo sviluppo economico, produttivo e occupazionale del territorio regionale. Analizzando la delibera approvata dalla Giunta Regionale, il territorio del Vastese ancora una volta ne esce penalizzato rispetto al resto della Regione. Vi è un solo intervento di rilievo che riguarda il collegamento ferroviario tra il porto di Vasto, la retrostante zona industriale e la rete ferroviaria nazionale. Vorrei ricordare che il Vastese, insieme al Sangro, producono l’80% dell’export regionale ed ha un sistema produttivo che necessita di servizi adeguati, a cominciare dall’acqua per arrivare a quelli tecnologicamente avanzati. Vediamo che nel Masterplan sono stati inseriti progetti per la realizzazione di funiculari, mentre nel nostro teritorio le strade attuali franano e intere comunità restano isolate, baste vedere gli ultimi avvenimenti. Continuiamo a bere in estate acqua prelevata dal fiume, che serve anche a far funzionare il nostro sistema produttivo ed in particolare il turismo, con l’agricoltura che continua a soffrire la perenne carenza d’acqua. Il completamento della diga di Chiauci e il potenziamento e ammodernamento delle reti idriche sono essenziali per il nostro territorio. Vi sono paesi dell’interno che andrebbero tolti dall’isolamento in cui vivono, attraverso il completamento della fondo valle Treste. Abbiamo l’unico impianto pubblico per la gestione dei rifiuti, il Consorzio Civeta, che potrebbe rappresentare una risorsa per l’intera Regione.
    Abbiamo un territorio che vuole avere gli stessi diritti e le stesse opportunità del resto della Regione».

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